18-09-2010 |
quello che lui dice
Comincio sempre la mia preghiera in silenzio,
perché è nel silenzio del cuore che Dio parla. Dio è amico del silenzio:
dobbiamo ascoltare Dio perché ciò che conta non è quello che diciamo
noi, ma quello che Lui dice a noi e attraverso di noi.
Il nome di Maria, ricordato oggi dalla liturgia, è portato da un numero
infinito di donne e anche di uomini. Vogliamo, allora, ricordare la
Madre di Gesù da un angolo di visuale molto particolare, quello del suo
silenzio. Sì, perché, se si esclude il Magnificat che è una solenne
preghiera innica, Maria pronunzia nei vangeli sei frasi brevissime,
simili a un sussurro. Il resto è silenzio. Quel silenzio che un'altra
donna, madre Teresa di Calcutta (1910-1917), ci ha sopra illustrato in
parole povere e spoglie, tratte dal suo Cammino semplice, apparso nel
1995, parole che sbocciano appunto dalla quiete e dalla pace interiore.
Bisognerebbe veramente alonare di silenzio non solo la preghiera ma
anche le azioni più importanti della nostra vita, nella certezza che in
quel tacere puro e denso si può scoprire la voce di Dio. Anzi, madre
Teresa ci ricorda che, una volta ascoltata e custodita in noi quella
parola divina, essa si irradierà attraverso noi stessi, comunicandosi
agli altri. Ci sono, infatti, persone che non hanno bisogno di
pronunziare tante parole; eppure sanno confortare e consigliare in modo
efficace e folgorante! S. Teresa d'Avila nel suo Castello interiore
scriveva: «Dio e l'anima si godono in altissimo silenzio. L'intelletto
non deve fare né movimenti né ricerche. Chi l'ha creato vuole solo che
si riposi e contempli le meraviglie che accadono davanti a lui».
(Mattutino, G.Ravasi)
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