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Dal Vangelo di domenica 14 agosto |
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12-08-2016 |
«Sono
venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già
acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono
angosciato finché non sia compiuto!
Pensate
che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma
divisione. D'ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque
persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si
divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro
figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro
suocera». (Lc 12,49-53)
Non
che Gesù voglia dividere gli uomini tra loro, al contrario: Gesù è
la nostra pace, è la nostra riconciliazione! Ma questa pace non è
la pace dei sepolcri, non è neutralità, Gesù non porta neutralità,
questa pace non è un compromesso a tutti i costi. Seguire Gesù
comporta rinunciare al male, all'egoismo e scegliere il bene, la
verità, la giustizia, anche quando ciò richiede sacrificio e
rinuncia ai propri interessi. E questo sì, divide; lo sappiamo,
divide anche i legami più stretti. Ma attenzione: non è Gesù che
divide! Lui pone il criterio: vivere per se stessi, o vivere per Dio
e per gli altri; farsi servire, o servire; obbedire al proprio io, o
obbedire a Dio. Ecco in che senso Gesù è «segno di contraddizione»
(Lc
2,34).
Dunque,
questa parola del Vangelo non autorizza affatto l'uso della forza
per diffondere la fede. È proprio il contrario: la vera forza del
cristiano è la forza della verità e dell'amore, che comporta
rinunciare ad ogni violenza. Fede e violenza sono incompatibili! Fede
e violenza sono incompatibili! Invece fede e fortezza vanno insieme.
Il cristiano non è violento, ma è forte. E con che fortezza? Quella
della mitezza, la forza della mitezza, la forza dell'amore.
Cari
amici, anche tra i parenti di Gesù vi furono alcuni che a un certo
punto non condivisero il suo modo di vivere e di predicare, ce lo
dice il Vangelo (cfr
Mc
3,20-21). Ma
sua Madre lo seguì sempre fedelmente, tenendo fisso lo sguardo del
suo cuore su Gesù, il Figlio dell'Altissimo, e sul suo mistero. E
alla fine, grazie alla fede di Maria, i familiari di Gesù entrarono
a far parte della prima comunità cristiana (cfr
At
1,14). Chiediamo
a Maria che aiuti anche noi a tenere lo sguardo ben fisso su Gesù e
a seguirlo sempre, anche quando costa. (papa
Francesco, Angelus)
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Il vangelo ci fa discutere ogni tanto
in famiglia, in parrocchia, nella società?
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Conosciamo qualche santo e testimone
che ha provocato, che fa fatto e detto cose impopolari?
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Per qualche scelta evangelica
suscitiamo qualche incomprensione, opposizione?
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C'è una unanimità pericolosa per
la fede, che porta al conformismo, alla omologazione?
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Quando il Signore non "ci lascia in
pace", da quale falsa tranquillità ci scuote?
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