Santina (Maria Raffaella) Cimatti |
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27-06-2012 |
Cimatti Santina
La famiglia di Cimatti Giacomo di Celle si può definire “aiuola di santità”.
Santina nacque il 6 giugno 1861 in località Celle, parrocchia di Faenza. Il padre era un bracciante; la madre Pasi Rosa faceva la tessitrice. Ebbero cinque figli, due morirono presto; uno chiamato Luigi entrò nella famiglia Salesiana dove morì missionario in concetto di santità in Perù; l’altro fratello Vincenzo entrò nella famiglia dei Salesiani e andò missionario in Giappone dove ancora si ricorda la sua memoria.
In casa con i genitori rimase Santina che pensava a un tipo di vita religiosa. Intanto la famiglia si trasferì a Faenza nella parrocchia di Sant’Antonino nel borgo. Aiutava la madre nei lavori casalinghi ed anche nell’opera di tessitrice.
Venne il momento in cui potè entrare nella famiglia religiosa delle suore ospedaliere della Misericordia dove si preparò nel campo spirituale e nell’azione di servizio ai malati. Svolse questa attività in vari ospedali: ad Alatri, all’ospedale Umberto I di Frosinone. Rivestì anche l’incarico di priora.
Dopo l’8 settembre 1943, l’ospedale di Alatri fu l’unico in funzione nelle retrovie fino a Cassino.
Suor Maria che come suora aveva preso il nome di Raffaella, raccogliendo le residue forze incurante dei bombardamenti tornò a servire i feriti e gli infermi. Stremata dal lavoro e colpita da un male incurabile rese piamente la sua anima al Signore il 23 giugno 1945.
PREGHIERA
Ascolta, Signore, le preghiere di questa tua famiglia che venera con gioia la testimonianza verginale di Santa Maria Raffella e donaci di rimanere sempre in te, per crescere di giorno in giorno nel tuo amore. Per Cristo nostro Signore.
Diocesi di
Faenza – Modigliana:
Germogli di Santità
della nostra terra
Santina (Maria Raffaella) Cimatti
Se questa ragazza è diventata
santa, perché non posso
diventarlo anch’io?
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