30-05-2012 |
Nacque nell'anno 1400 a Ferrara. A 37 anni entrò tra i Frati Minori del convento dello Spirito Santo che dimora in quella città. Rimane ammirato dalla fedeltà alla regola francescana, per lo spirito di preghiera e di predicazione. Ordinato sacerdote, fu attratto dalla predicazione di San Bernardino da Siena e ispirandosi al santo percorse a lungo molte regioni d’Italia attendendo alla predicazione della parola di Dio. Siamo nel XV secolo, periodo in cui è viva la predicazione e la santità della osservanza francescana. Basti ricordare San Giacomo della Marca, San Giovanni da Capestrano, San Bernardino da Siena e il Beato Alberto da Sarteano.
Antonio era attratto da loro. Il suo apostolato è durato diversi decenni, e ha portato molte anime a rinnovarsi nella vita cristiana. Antonio ha voluto estendere il suo ministero a persone che non avevano ancora conosciuto l’amore di Dio e il Vangelo. Parte come San Francesco in missione in Terra Santa. La vecchiaia e la malattia si fanno sentire, e volendo finire i suoi giorni nel convento di Ferrara, con profondo rammarico inizia il viaggio di ritorno certamente più pesante del primo. Tuttavia, al momento dell'arrivo in Italia dimentica la malattia, la stanchezza e gli anni, e riprende con rinnovato ardore il suo apostolato di predicazione da città e campagne. Enorme è stato il bene immenso fatto anche in questo ultimo periodo della sua vita.
Dopo aver esaurito ogni forza, a 82 anni rese la sua anima a Dio a Cotignola presso l'Ospedale dei Pellegrini il 1° dicembre 1482.
Nella chiesa di San Francesco di Cotignola, in provincia di Ravenna, è venerato il suo corpo incorrotto.
Papa Leone XIII ha approvato il culto il 13 maggio 1901, e la sua festa si celebra il 1° dicembre.
Diocesi di
Faenza – Modigliana:
Germogli di Santità
della nostra terra
Padre Antonio Bonfadini
Se lui è diventato
santo, perché non posso
diventarlo anch’io?
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