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27-01-2008 |
Ero stato catturato dalla Milizia fascista il 13 dicembre 1943. Avevo ventiquattro anni, poco senno, nessuna esperienza, e una decisa propensione, favorita dal regime di segregazione a cui da quattro anni le leggi razziali mi avevano ridotto, a vivere in un mio mondo scarsamente reale, popolato da civili fantasmi cartesiani, da sincere amicizie maschili e da amicizie femminili esangui. Coltivavo un moderato e astratto senso di ribellione.
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23-01-2008 |
Entrò nella mia vita nel febbraio del 1932 per non uscirne più. Da allora è passato più di un quarto di secolo, più di novemila giorni tediosi e senza scopo, che l'assenza della speranza ha reso tutti ugualmente vuoti - giorni e anni, molti dei quali morti come le foglie secche su un albero inaridito.
Ricordo il giorno e l'ora in cui il mio sguardo si posò per la prima volta sul ragazzo che doveva diventare la fonte della mia più grande felicità e della mia più totale disperazione. Fu due giorni dopo il mio compleanno, alle tre di uno di quei pomeriggi grigi e bui, caratteristici dell'inverno tedesco. Ero al Karl Alexander Gymnasium di Stoccarda, il liceo più famoso del Württemberg fondato nel 1521, l'anno in cui Lutero comparve davanti a Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero e re di Spagna.
Titolo originale: Reunion (1971)
Traduzione: Maria Giulia Castagnone
Editore: Feltrinelli
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17-01-2008 |
La sera prima di partire per il nostro giro turistico programmato, l'accompagnatore ci radunò per darci i dettagli del percorso, gli orari di partenza, e quelli di arrivo. Ma gli interessava soprattutto poterci istruire sulla storia e l'importanza dei vari monumenti che avremmo visitato.
Arrivati in città, la guida ci accompagnò a visitare anche un monastero chiamato "Le carceri", abitato da monache di clausura... Quelle suore sono persone serene e piene di pace... Persone che vi risiedono volentieri, e che hanno fatto di quello che un tempo era un carcere il luogo scelto proprio per vivere, chiuse dentro, la loro vocazione: vita comunitaria, fondata sull'amore del vangelo. Persone donate totalmente a Dio per essere totalmente a beneficio del mondo.
Padre Andrea Panont
Editore: EMP (2007)
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02-01-2008 |
Parigi, 17 febbraio 1903 - Egregio signore, la sua lettera mi è giunta solo alcuni giorni fa. Voglio ringraziarla per la sua grande e cara fiducia. Poco altro posso. Non posso addentrarmi nella natura dei suoi versi, poiché ogni intenzione critica è troppo lungi da me. Nulla può toccare tanto poco un'opera d'arte quanto un commento critico: se ne ottengono sempre più o meno felici malintesi. Le cose non si possono tutte afferrare e dire come d'abitudine ci vorrebbero far credere; la maggior parte degli eventi sono indicibili, si compiono in uno spazio inaccesso alla parola, e più indicibili di tutto sono le opere d'arte, esistenze piene di mistero la cui vita, accanto all'effimera nostra, perdura.
Titolo originale: Briefe an einen jungen Dichter
Traduzione: Marina Bistolfi
Editore: Mondadori (1994)
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20-12-2007 |
C'era una volta un prigioniero... No: c'era una volta un bambino...
Meglio ancora: c'era una volta una Poesia...
Anzi, facciamo così: c'era una volta un bambino che aveva il papà
prigioniero.
"E la Poesia?" direte voi "Cosa c'entra?"
La Poesia c'entra perché il bambino l'aveva imparata a memoria per
recitarla al suo papà, la sera di Natale. Ma, come abbiamo spiegato, il
papà del bambino era prigioniero in un Paese lontano lontano.
Un Paese curioso, dove l'estate durava soltanto un giorno e, spesso,
anche quel giorno pioveva o nevicava. Un Paese straordinario, dove tutto
si tirava fuori dal carbone: lo zucchero, il burro, la benzina, la
gomma. E perfino il miele, perché le api non suggevano corolle di fiori,
ma succhiavano pezzi d'antracite.
Editore: Rizzoli (1945)
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