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Signore Dio come desidero vederti!
Ma non voglio amare il collega antipatico e arrivista,
l'amico petulante e possessivo, il vicino chiassoso.
Voglio vederti,
ma non amo i lavavetri e i "vu'cumprà?",
non sopporto gli zingari,
e ce l'ho con gli extracomunitari che vengono a rubarci il lavoro.
Voglio vederti,
ma non mi va giù il parroco perché è un "faccio tutto io";
non mi va giù il vescovo che non sa decidere;
non mi va giù il papa che fa troppi viaggi.
Signore Dio, io amo te.
Tu non sei invadente, né possessivo;
non sei petulante né chiassoso;
non sei arrogante, né fastidioso.
Tu sei perfetto. Tu non mi dai nessun fastidio.
Signore Dio, davvero per vederti,
devo amare anche la gente fastidiosa.
Non potresti farti vedere nell'alba e nel tramonto,
nei mari e nelle vette dei monti,
o almeno nei volti dei belli e dei simpatici?
No. Ti posso vedere soltanto amando anche la gente noiosa.
Signore Dio, come sei strano!
don Tonino Lasconi
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Signore Gesù Cristo,
aiuta questi atleti ad essere tuoi amici e testimoni del tuo amore.
Aiutali a porre nell'ascesi pastorale lo stesso impegno che mettono nello sport.
Aiutali a realizzare un'armonica e coerente unità di corpo e anima.
Possano essere, per quanti li ammirano, validi modelli da imitare.
Aiutali ad essere sempre atleti nello spirito, per ottenere il tuo inestimabile premio: una corona che non appassisce mai e che dura in eterno. Amen
Giovani Paolo II, Giubileo degli sportivi (29 ottobre 2000)
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O Maria,
aurora del mondo nuovo,
Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato
di bimbi a cui è impedito di nascere,
di poveri a cui è reso difficile vivere,
di uomini e donne vittime di disumana violenza,
di anziani e malati uccisi dall'indifferenza
o da una presunta pietà.
Fa' che quanti credono nel tuo Figlio
sappiano annunciare con franchezza e amore
agli uomini del nostro tempo
il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo
come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine
in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo
con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà,
la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
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Signore Dio di pace, ascolta la nostra supplica!
Abbiamo provato tante volte e per tanti anni a risolvere i nostri
conflitti con le nostre forze e anche con le nostre armi; tanti momenti
di ostilità e di oscurità; tanto sangue versato; tante vite spezzate;
tante speranze seppellite… Ma i nostri sforzi sono stati vani. Ora,
Signore, aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu
verso la pace. Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il
coraggio di dire: “mai più la guerra!”; “con la guerra tutto è
distrutto!”. Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per
costruire la pace. Signore, Dio di Abramo e dei Profeti, Dio Amore che
ci hai creati e ci chiami a vivere da fratelli, donaci la forza per
essere ogni giorno artigiani della pace; donaci la capacità di guardare
con benevolenza tutti i fratelli che incontriamo sul nostro cammino.
Rendici disponibili ad ascoltare il grido dei nostri cittadini che ci
chiedono di trasformare le nostre armi in strumenti di pace, le nostre
paure in fiducia e le nostre tensioni in perdono. Tieni accesa in noi la
fiamma della speranza per compiere con paziente perseveranza scelte di
dialogo e di riconciliazione, perché vinca finalmente la pace. E che dal
cuore di ogni uomo siano bandite queste parole: divisione, odio,
guerra! Signore, disarma la lingua e le mani, rinnova i cuori e le
menti, perché la parola che ci fa incontrare sia sempre “fratello”, e lo
stile della nostra vita diventi: shalom, pace, salam! Amen.
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Signore, dammi l’amore
per il mio tempo, per la mia terra, per la
mia gente.
Senza l’amore, la cittadinanza è solo diritti
e doveri,
la città solo un posto dove vivere, le
istituzioni solo un’autorità,
la politica solo potere e compromesso,
la nazionalità solo una distinzione tra chi è
dentro e chi è fuori,
il vicino una potenziale minaccia, il più
debole solo zavorra,
il lavoro solo soldi.
Aiutami a comprendere che davanti a te
nessuno è senza permesso di soggiorno.
Tu, che riveli l’uomo all’uomo, trasforma lo
straniero in fratello,
i confini in porte, le frontiere in
abbraccio.
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