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Commento 2^ lettura 5/10/2008 PDF Stampa
03-10-2008

PARROCCHIA MISSIONARIA

domenica 5 ottobre 2008

 

FILIPPESI 4,6-9

[4.6] Non angustiatevi per nulla, ma in ogni necessità esponete a Dio levostre richieste, con preghiere, suppliche e ringraziamenti; [4.7] e la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.

 [4.8] In conclusione,fratelli, tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato,quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri.[4.9] Ciò che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, è quello che dovete fare. E il Dio della pace sarà con voi!

 

San Paolo si rivolge ai cristiani di Filippi (II lettura), una comunità che, a suo tempo, ha dato buoni frutti. Egli enumera otto frutti da coltivare e promuovere: ciò che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, virtuoso, lodevole (v. 8), per garantire la pace con Dio e il prossimo (v. 8-9). Sono valori che invitano a pensare in positivo, esono la base per i cammini della Missione nel mondo, quali: il dialogo con le altre religioni, l’inculturazione, il dialogo ecumenico, la promozione dellagiustizia…


Parola del Papa

(*) “È un dovere impellente per tutti annunciare Cristo e il suo messaggio salvifico. «Guai a me –affermava san Paolo– se non predicassi il Vangelo!» (1Cor 9,16).Sulla via di Damasco egli aveva sperimentato e compreso che la redenzione e la missione sono opera di Dio e del suo amore. L’amore di Cristo lo portò a percorrere le strade dell’Impero Romano come araldo, apostolo, banditore, maestro del Vangelo, del quale si proclamava ambasciatore in catene (Ef 6,20). La carità divina lo rese «tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno» (1Cor 9,22). Guardando all’esperienza di san Paolo, comprendiamo che l’attività missionaria è risposta all’amore con cui Dio ci ama. Il suo amore ci redime e ci sprona verso la missio ad gentes; è l’energia spirituale capace di far crescere nella famiglia umana l’armonia,la giustizia, la comunione tra le persone, le razze e i popoli, a cui tuttia spirano”.

BenedettoXVI
Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2008, n. 2

Paolo raccomanda quei frutti e valori ai cristiani di Filippi, la prima comunità cheegli fondò in Europa durante il suo secondo viaggio missionario (anni 49-50); una comunità con la quale stabilì rapporti particolarmente affettuosi. Le origini della comunità di Filippi offrono spunti missionari interessanti. Dopo il concilio di Gerusalemme (At 15), Paolo aveva rivisitato le comunità dell’Asia Minore, vi aveva nominato dei responsabili e cercava nuovi campi da evangelizzare (At 16,6-7). Giunto a Tròade (Asia Minore), gli apparve in una visione notturna un Macedone, che gli aprì la via a un mondo nuovo: “Passa in Macedonia e aiutaci!” (At 16,9-10). Il mare da attraversare era piccolo, ma quel passaggio era assai significativo: per Paolo e compagni era l’ingresso nell’Impero Romano. Ormai lo sguardo di Paolo puntava già su Roma, la capitaledell’Impero. Gli inizi della comunità di Filippi e l’invito del Macedone (“Passa in Macedonia e aiutaci!”) costituiscono un fatto emblematico e un richiamo missionario alle comunità ecclesiali di ogni tempo e luogo, ad accogliere il grido -aperto o silenzioso- dei tanti Macedoni di oggi (persone, popoli, situazioni…), soprattutto inoccasione della Giornata Missionaria Mondiale.

PARROCCHIA MISSIONARIA

1. Non si può più dare per scontato che tra noi e attorno a noi, in un crescente pluralismo culturale e religioso, sia conosciuto il Vangelo di Gesù: le parrocchie devono essere dimore che sanno accogliere e ascoltare paure e speranze della gente, domande e attese, anche inespresse, e che sanno offrire una coraggiosa testimonianza e un annuncio credibile della verità che è Cristo.

2. L’iniziazione cristiana, che ha il suo insostituibile grembo nella parrocchia, deve ritrovare unità attorno all’Eucaristia; bisogna rinnovare l’iniziazione dei fanciulli coinvolgendo maggiormente le famiglie; per i giovani e gli adulti vanno proposti nuovi e praticabili itinerari per l’iniziazione o la ripresa della vita cristiana.

3. La domenica, giorno del Signore,della Chiesa e dell’uomo, sta alla sorgente, al cuore e al vertice della vita parrocchiale: il valore che la domenica ha per l’uomo e lo slancio missionario che da essa si genera prendono forma solo in una celebrazione dell’Eucaristia curata secondo verità e bellezza.

4. Una parrocchia missionaria è al servizio della fede delle persone, soprattutto degli adulti, da raggiungere nelle dimensioni degli affetti, del lavoro e del riposo; occorre in particolare riconoscere il ruolo germinale che per la società e per la comunità cristiana hanno le famiglie, sostenendole nella preparazione al matrimonio, nell’attesa dei figli, nella responsabilità educativa, nei momenti di sofferenza. (I nostrivescovi)

PER LA PREGHIERA

Fratelli carissimi, nella predicazione del santo apostolo Paolo, Dio nostro Padre ha dato alla Chiesa una delle primizie della fede cristiana. Attraverso la sua intercessione, preghiamo il Signore perché venga in nostro aiuto e ci guidi nel cammino della salvezza eterna.
Ascoltaci,Signore.

Per il Papa, i vescovi, i presbiteri, i diaconi e per tutto il popolo di Dio: questo anno paolino provochi l’intera Chiesa e ispiriogni suo membro ad essere ovunque testimone della speranza, suscitando nel mondo intero vocazioni alla vita consacrata.
Ascoltaci,Signore.

Per tutti i missionari che hai scelto e mandato a proclamare la tua Parola in ogni angolo della terra, fino al sacrificio del martirio: riempili del fuoco del tuoamore, perché il loro ministero riveli a chiunque la tua presenza.
Ascoltaci,Signore.

Per tutti coloro che vivono in uno stato di profonda sofferenza, a causa di unamalattia fisica o perché si sentono lontani da te. Come hai fatto con Paolo, percosso, prigioniero, perseguitato a motivo della fede, da’ loro la forza direagire al dolore, offrendolo in sacrificio per la tua gloria, e cosìpartecipare pienamente alla missione universale della Chiesa.
Ascoltaci,Signore.

Per chi, come Saulo, vive nel buio più profondo non avendo ancora fatto esperienza della fede in te: illumina la sua strada,perché possa vedere il mondo con occhi nuovi e diventare anch’egli apostolo disalvezza.
Ascoltaci,Signore.

Per le giovani generazioni: trovino nella famiglia un forte sostegno per laloro umanità e la loro crescita nella verità e nell'amore. Ascoltino la tua chiamata a vivere ilVangelo in modo radicale e, sull’esempio di san Paolo, seguano con fiducia edentusiasmo i tuoi passi per essere davvero felici.
Ascoltaci, Signore.

Perla nostra comunità ( parrocchiale/diocesana ), perché cresca in noi lacoscienza di essere tutti missionari, cioè tutti coinvolti, in modi diversi maguidati dallo stesso Spirito, nell’annuncio e nella testimonianza del Vangelocon la nostra vita.
Ascoltaci,Signore.
 
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