13-10-2008 |
"Gesù divenendo simile agli uomini è apparso in forma umana" (Fil 2,7)
La corporeità in Gesù diventa un valore. Innanzitutto perché lui l'ha assunta. Ogni corporeità ha valore. In Gesù si vede come, infine, il corpo non è un fine in se stesso (quindi da curare in maniera ossessiva, da esternare in maniera esibizionista...) Esso vale perché è lo strumento più concreto con cui manifestare il servizio-amore. In Gesù arriviamo al corpo donato fino al martirio.
Io dopo aver colto che sono amato da sempre e quindi dopo aver colto la mia amabilità, capisco che sono fatto per amare. Allora metto tutte le mie doti a servizio dell'altro. Infine sono disposto a sacrificare anche la mia vita concreta.
Come consideri il tuo corpo?
Quali talenti metti a disposizione degli altri come dono di te?
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