29-10-2008 |
“ Perché noi fossimo a lode della sua gloria” (Ef 1,12)
Dio è Amore. Se Dio è amore può volere per noi il semplice ruolo di “adoratori”, quasi come chi sta davanti ad un altro col solo scopo di cantarne le gesta? Dio non può attirare a sé le sue creature per dominarle (sarebbe la logica del possesso e non dell’amore). L’amore crea amore e vuole vivere in una relazione di reciprocità tra gli amanti. Così Dio in un certo senso ha “bisogno” di noi e della nostra libera e attiva risposta d’amore. La sua felicità è che noi siamo in un vincolo reciproco di amore con Lui. Questo è l’essere fatti per la sua gloria. Questa poi è anche la nostra gloria. Non quindi un elevazione personale, ma un legame d’amore col nostro Dio.
Conseguenza per noi può essere il fatto di viver in una continua tensione verso tutti i nostri fratelli e sorelle di questa terra, affinchè tutti possiamo, un giorno, essere uno in Dio.
Che pensieri hai verso gli altri e gli stranieri?
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