05-11-2008 |
"E voi, padri, non inasprite i vostri figli" (Ef 6,2)
Don Oreste Benzi aveva intitolato uno dei suoi ultimi libri: "Onora tuo figlio e tua figlia". Perché? Perché spesso manca il rispetto verso i figli! In che senso? Cosa può voler dire: "inasprire" i figli?. Purtroppo, soprattutto se uno non se ne accorge, le relazioni familiari a volte diventano come "la pattumiera" dei nostri umori oppure lo "specchio magico" dei nostri desideri. Così riversiamo, anche sui figli, le nostre tensioni personali (ad esempio i conflitti lavorativi oppure quelli col coniuge) e ce la prendiamo con loro perché non hanno fatto questo o quello come gli avevamo detto mille volte. Oppure pretendiamo che loro diventino quello che sogniamo di essere noi (o che non siamo potuti essere) e allora pretendiamo da loro l'impossibile… In tutto questo si rischia di dimenticare di riconoscere il loro sforzo positivo, il loro impegno, i loro miglioramenti, ma anche i loro limiti umani e anche si finisce per non cogliere bene ciò che Dio potrebbe chiedere loro (confondendolo con quello che vorremmo noi). Il tutto può generare nei figli, sentimenti di"inasprimento", che sfociano in trasgressioni, chiusure, mutismi o servilismi inutili ai voleri dei genitori.
Pensi che capitino queste cose? Quali possonoessere i tuoi rischi?
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SIGNORE GESU', anche tu per crescere
hai avuto bisogno di un padre
e una madre.
Grazie per i miei genitori!
Cosa sarebbe stata
la mia vita senza di loro?
Perciò ti chiedo, Signore:
dona loro un'amorevole tenerezza
prechè mi stiano vicini
senza soffocarmi;
una profonda saggezza,
perchè sappiano
orientarmi verso il bene
senza opprimermi.
Dona loro, soprattutto, tanta
pazienza, così che perseverino nel giusto
anche quando sono indisponente
coi miei atteggiamenti irritanti.
Benedici, Signore, i miei genitori!
Benedici tutti coloro
che mi vogliono bene
e contribuiscono alla mia crescita.
Possano raccogliere, in me adulto e maturo,
il frutto di tanti loro sacrifici.