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Domanda 3 - La risurrezione dei Santi |
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05-11-2008 |
≈ Dialogo con don Massimo ≈
Proponi una domanda (di fede, morale, esistenziale...) e proverò a risponderti.
Domanda
Matteo 27, 51-54
...mi riferisco ai santi che "resuscitarono" alla morte di Gesù e apparvero a molti a Gerusalemme....
Quindi sono già resuscitati....e cosa succederà al Giudizio Universale? Saranno esclusi perchè hanno già ricevuto giudizio?
Riepilogando,
in cielo con il corpo...(che ha un'entità che non riusciamo umanamente
a cogliere) ci sono Gesù, Maria e tutti i Santi resuscitati quel
giorno?
Che passaggio difficle.
So che non dobbiamo metterci
più problemi di quelli che riusciamo a cogliere ma leggendo le
scritture tanti sono i problemi che ci si mettono di fronte...
Grazie
Risposta
In realtà cara Angela, nella tua domanda c'è un errore. Tu scrivi che ora in Cielo ci sono già col loro corpo Gesù, Maria e i Santi. Questo non è vero. Ora, risuscitati col proprio corpo sono solo Gesù e Maria primizia delle creature, per i meriti di Cristo. Tutti gli altri, santi compresi, attendono ancora la loro risurrezione completa, anche col corpo, che sarà "nell'ultimo giorno". Nel nostro linguaggio comune però, e qui ti do ragione, usiamo l'espressione "risorgere" anche per i santi e i defunti che sono santi in qualche modo uniti a Cristo Salvatore. Quindi siamo già risorti, per un certo aspetto con Cristo (cfr Col 2,12; 3,1). C'è quindi qualcosa che immediatamente avviene, ma che dovrà trovare il suo compimento alla fine dei tempi. Le espressioni usate dalla Scrittura relativamente allo stato attuale dei Santi e defunti: "essere nascosti con Cristo in Dio" (cfr Col 3,3); circa lo sato finale: "saremo anche noi manifestai con Lui nella gloria" (cfr Col 3,4). Quindi nell'attesa di quel giorno, il corpo e l'anima del credente già partecipano della dignità di essere 'in Cristo' e di qui ne deriva l'esigenza di rispettare il loro corpo, nella sepoltura, magari anche con la cremazione, ma non con lo spargimento delle ceneri.
Circa il giudizio di Dio, la fede della Chiesa professa che ci sarà un giudizio particolare, per ciascuno, al momento della morte. Famosa è l'espressione di san Giovanni della Croce: "Alla sera della vita saremo giudicati sull'amore". Tale giudizio sull'amore vissuto dalla persona, si coglie in rapporto con Cristo Redentore e sarà una situazione nell'eterno, per cui quell'anima passerà o attraverso la purificazione (Purgatorio) o entrerà immediatamente nella beatitudine del Paradiso oppure si dannerà per sempre (Inferno). Ma poi ci sarà il Giudizio Finale, alla fine dei tempi, al ritorno di Cristo Glorioso. Allora non ci saranno più situazioni intermedie ma definitive per la vita o per la morte eterna e Dio sarà "tutto in tutti" (1 Cor 15,28 ).
Se vuoi alcuni approfondimenti dottrinali guarda il Catechismo della Chiesa cattolica nn 1002-1004. 1021-1022. 1038-1041
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