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Il Blog Giovane è un'occasione per tutti noi giovani di confrontarsi, parlare ed approfondire numerose tematiche in modo divertente e utile.
Anche adulti, mamme, papà, insegnanti, nonni… sono invitati nel nostro "mega-Blog", perché essere giovani è sicuramente una questione di età anagrafica, ma molto spesso è anche una "condizione dello spirito" che dura per tutta la vita!
Speriamo che le nostre proposte di discussione suscitino interesse, perchè questo è proprio il nostro obiettivo: riflettere, raccontare, scherzare talvolta, e soprattutto DIALOGARE. Troviamo che questo sia il fondamento di tutta la nostra civiltà, e in particolare di quella che stiamo costruendo noi giovani, adesso e in futuro.
Quasi ogni venerdì apriremo nuovi spazi di discussione, e se volete potete anche suggerirci argomenti che vi stanno a cuore: non ci tireremo certo indietro.
Buon "viaggio" nel nostro Blog Giovane!

Obama e Gelmini a confronto. Nasce una nuova epoca o una nuova scuola? PDF Stampa
07-11-2008
Queste ultime settimane sono state particolarmente intense dal punto di vista politico, sia in Italia che negli Stati Uniti: le proteste di scuole e Università contro la Riforma Gelmini, che si sono concretizzate in occupazioni e autogestioni, e l'elezione di un afro-americano alle Presidenziali USA, ovvero Barack Obama, amatissimo soprattutto dai giovani.

Due eventi importanti: uno -la vittoria di Obama- certamente rivoluzionario e di grande portata storica; ma anche il secondo -la Riforma Gelmini- nel suo piccolo ha scatenato quello che alcuni poolitici e giornalisti hanno definito, con entusiasno o un certo timore, un "nuovo sessantotto".

Voi cosa ne pensate di questi due avvenimenti sociali? Potrebbero cambiare in meglio o in peggio, e in che modo, le vite dei giovani dell'Italia o del mondo?
Ed infine, per tornare al "nostro" ambiente scolastico: secondo voi, cosa "non va proprio" all'interno dell'attuale sistema scolastico?
 Commenti (4)Add Comment
...
Scritto da Rosalba, 16 novembre 2008, 16:01
Cara Federica,
insegno da molti anni nella scuola primaria e la amo.
Ho conosciuto tanti bambini che ora vedo ragazzi e adulti e ne sono orgogliosa.
Ho insegnato quando c'era nella scuola l'insegnate unico, poi una prevalenza, poi ho sperimentato i moduli e il tempo pieno.
Non mi dire che non sono stata fortunata!
E di tutti ho trovato aspetti positivi e qualche aspetto di debolezza.
Non voglio entrare troppo nel merito della Riforma, perchè è vero, le idee non le abbiamo ancora chiare anche se i Decreti sono attuattivi. Ci sono credo, ancora, margini di sviluppo
per garantire l'autonomia alle scuole secondo bisogni e situazioni reali.
Quello che io ti posso raccontare è la mia esperienza odierna.
La scuola ha una grande ricchezza. Una pluralità di docenti, di studenti, di culture che vanno salvaguardate e protette.
Se ci sono stati sprechi questi andavano verificati là dove sono avvenuti.
Io ti posso dire che a volte faccio fatica, con le mie collghe, a rispondere a tutti i bisogni dei ragazzi , perchè la Scuola Primaria ha fatto in questi anni grandi conquiste: ha valorizzato ogni singolo alunno, l' ha accompagnato con i suoi ritmi e il suo sviluppo
e ha attuato quella valutazione formativa che rispettava la crescita di ogni singola persona.
Ha accolto altre culture e questo l 'ha valorizzata e la posta al centro di un percorso culturale e umano come scuola di civiltà. Tutto ciò , non deve andare perso. non può andare perso.
I tagli alla Scuola sono tagli minimi nel Bilancio dello Stato, in confronto ad investimenti enormi che si stanno facendo. La scuola deve essere rimessa al centro di un Paese come l'Italia. E' un investimento che darà frutto.
D'altra parte sono d'accordo che nella scuola si debba trovare un migliore equilibrio, ma non credo che lo risolviamo con l'insegnante unico o prevalente, o togliendo agli insegnanti quella unitarietà di insegnamento e quella contitolarità in cui abbiamo creduto e anche sofferto. Ciao, io domani vado a scuola e mi impegnerò per i miei ragazzi.




lo ha potuto fare perchè più insegnanti hanno preso a cuore questo percorso.
...
Scritto da Fede del Blog, 14 novembre 2008, 19:52
Scusate, volevo dire: "un Paese- l'Italia - dove, dal mio punto di vista almeno, la politica..."
Bè,devo dire che si vede proprio che il raffreddore, il mal di testa e qualche linea di febbre, no? ;-)
...
Scritto da Fede del Blog, 14 novembre 2008, 17:47
Per quanto riguarda questa discussione, sicuramente molto complessa ma stimolante, volevo aggiungere una cosa su cui secondo me vale la pena di riflettere (per tutti coloro che vogliono confrontarsi su questo argomento, come ha fatto Ale nel post precedente):

Noi viviamo in un Paese- l' Italia- che, dal mio punto di vista almeno, la cui politica è spesso vittima di una "malattia" molto fastidiosa e sviante, che è una certa tendenza alla demagogia, presente in quasi tutti i partiti di qualsiasi orientamento politico, cioè la tendenza sottesa a tutte le dichiarazioni di carattere politico a strumentalizzare leggi (come nel caso della "legge Gelmini"), incidenti e questioni di morale personale alllo scopo di attirare consensi, ma senza dare spiegazioni e fornire argomentazioni chiare ed equilibrate che permettano ai cittadini di capire alcuni dati oggettivi che sarebbero indispensabili per formarsi una propria libera opinione. Credo che questo disagio riguardi parecchio anche noi giovani, e anche la scuola stessa, che finiscono per essere disorientati da coloro che invece dovrebbero tutelarli e contribuire alla loro crescita perchè diventino cittadini adulti, liberi e responsabili.

Un esempio pratico di tutto ciò è che moltissimo giovani pensano che i tagli alle scuole superiori e alle Università siano dovuti esclusivamente alla Riforma Gelmini, mentre la verità è che essi erano previsti già nella Finanziaria di questo governo, mentre la Riforma della Gelmini riguarda prevalentemente la Scuola Primaria. Ma come fare a sapere tutto ciò se nessuno, nemmeno chi lo sa bene, lo spiega chiaramente?



...
Scritto da Ale, 12 novembre 2008, 10:28
Sono due avvenimenti di portata storica, ma se l'elezione di Obama proietta in un futuro di speranza e tolleranza gli usa, la riforma Gelmini dà un calcio al sistema scolastico italiano, ricacciandolo indietro di decenni.

A cosa porterà il decreto Gelmini?

Pietro Calamandrei, giurista e antifascista, nel 1950 al Congresso della scuola nazionale, a Roma, pronunciava questo discorso:
Come prendere il potere con la scuola
"Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione , non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico."

Mi sembra un punto di vista drammaticamente attuale.

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