solidarietà/2 un testimone |
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18-02-2009 |
FRATEL ETTORE, CAMILLIANO, AD AGOSTO 2009 SI APRE IL PROCESSO DI BEATIFICAZIONE Incontrava i più poveri per strada e li ospitava nei suoi “rifugi” a Milano e poi in tante altre città italiane. Lo chiamavano il “folle di Dio” per le sue provocazioni pubbliche e i suoi gesti inconsueti, come quello di portare i suoi poveri a pregare in piazza Duomo, di fronte all’elegante Galleria del centro di Milano, con la corona del rosario e la Madonna sul tetto di una macchina sgangherata. Fratel Ettore Boschini, camilliano, nato nel 1928 nel mantovano, è stata una figura unica nel mondo della solidarietà e tante sono le iniziative e le case di accoglienza che portano avanti la sua opera. A cinque anni esatti dalla morte, avvenuta il 20 agosto 2004, il prossimo mese di agosto verrà aperto il processo di beatificazione, come annunciato al SIR – in una intervista che verrà pubblicata su www.agensir.it - da sorella Teresa Martino, sua prima “discepola” ora alla guida delle Comunità di fratel Ettore. Nei giorni scorsi è stata presentato anche uno Statuto al cardinale di Milano, con la richiesta di diventare associazione privata di fedeli, con un assistente spirituale e la personalità giuridica della Chiesa. Fratel Ettore Boschini, morto il 20 agosto dello scorso anno, era nato nel 1928 in un paesino del Mantovano. Accolto nella famiglia dei camilliani nel 1952, nel 1979 aprì a Milano il suo primo rifugio per derelitti in un magazzino sotto i binari della Stazione Centrale.
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