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Assemblea delle comunità con il vescovo Claudio - Relazione PDF Stampa
21-02-2009
E’ stata realizzata nella domenica 15 febbraio 2009, con la partecipazione di più di 150 persone appartenenti alle varie parrocchie della nostra Unità Pastorale: “Mater Ecclesiae”.
Dopo un vivace avvio, animato dai ragazzi della Pace, con gioco e clown, i singoli rappresentanti delle parrocchie hanno tracciato brevemente il quadro delle iniziative di ogni comunità. Quindi don Massimo Goni, coordinatore dell’ UP ha presentato l’ elenco delle attività svolte in questi primi due anni.
Il primo anno si è partiti avendo come obiettivo quello di conoscersi e di iniziare a instaurare delle relazioni. Il secondo anno si è tentato di definire un tema pastorale comune (con scarsi risultati vista l’estrema diversità delle parrocchie).
Tra le attività generali svolte: si è iniziato e concluso l’anno pastorale con un momento di preghiera comunitario (ruotando tra le varie parrocchie); è stata realizzata un’assemblea dei consigli pastorali per scambiarsi notizie sull’andamento delle singole parrocchie; è stata costituita una segreteria (con rappresentanti delle varie parrocchie) per organizzare le attività della UP.
Alcuni gruppi di impegno pastorale si sono anche spontaneamente incontrati: soprattutto l’ ANSPI che ha portato anche alla creazione del Circolo a Biancanigo, l’ ACI che ha proposto la festa del CIAO dei ragazzi, gruppi di preghiera (lectio divina, Rinnovamento nello Spirito), poi ci sono stati contatti a livello di Centro Ricreativo Estivo , di Caritas (centro d’ ascolto), scambio di servizi,  di favori, di notizie circa le rispettive feste, di beni materiali (palcoscenico, ecc.). Abbiamo anche una finestra comune su un sito internet. Si è tentato qualcosa a livello di pastorale giovanile ma la cosa sembra da ripensare meglio.
Quale valutazione? La nascita dell’ UP ha creato sicuramente maggiori legami tra persone e parrocchie che prima nemmeno si sapeva dove fossero; aspetto positivo è quello di aver rotto quegli isolamenti che ci tenevano ognuno nella propria isola e nelle proprie consuetudini, attività e … lamenti; ora siamo spinti a ragionare più in forma allargata, oltre le singole parrocchie.
C’è comunque da dire che per gran parte della gente dire Unità Pastorale, forse non dice ancora niente: è un’entità significativa solo per gli addetti ai lavori più stretti. Altro aspetto da migliorare è la completa collaborazione e scambio tra tutti i settori della pastorale.
Al vescovo sono state poste alcune domande, alle quali ha risposto con semplicità, schiettezza e offrendo linee per un lavoro futuro.
Circa l’identità della UP egli ha affermato che soggetto principale resta la parrocchia e che quindi l’ UP non deve fare programmazioni troppo vincolanti, ma si deve offrire con aiuto, con scambio di proposte, spazi, persone, là dove le singole parrocchie non arrivano.
Alla domanda sui confini delle parrocchie e quindi anche sugli spostamenti delle persone, il vescovo ha affermato che è cambiata la relazione della persona/famiglia col territorio. Ormai il luogo di vita e di riferimento delle persone è molteplice. La parrocchia è meno centrale ma non per questo perde la sua validità come luogo significativo in cui vivere la comunità cristiana. Essa deve essere intesa e vissuta in modo più elastico, per considerare le esigenze delle singole persone e famiglie. L’essenziale è che queste vivano una vera vita di fede, partecipando a qualche comunità parrocchiale.
Il vescovo ha poi auspicato una collaborazione anche con le persone appartenenti ai vari movimenti e associazioni, usufruendo delle singole ricchezze e carismi.
Circa la catechesi degli adulti (che potrebbe essere elemento di collaborazione futuro tra le parrocchie dell’ UP) ha indicato l’urgenza della formazione sulla dottrina sociale della Chiesa.
Ha incoraggiato infine tutti a vivere e testimoniare gioiosamente la nostra fede, convinti della sua bontà e utilità per tutta la società civile, estremamente bisognosa di figure sicure e credibili. Questo è il modo affinchè le nostre parrocchie non si chiudano in sé , ma restino “estroverse”.
Il bel clima creatosi nella assemblea ha poi avuto un dolce epilogo nel buffet offerto dai circoli ANSPI. Questa è stata un’occasione per salutarsi fraternamente e per  darsi appuntamento a successivi incontri più o meno ufficiali. Ora l’ UP si è messa in moto e ha fatto un altro bel passo in avanti!
don Massimo Goni
 
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