Partendo dalla constatazione che l'arbitraria divisione in trimestre (ottobre-dicembre) e semestre (gennaio-maggio) che abbiamo sperimentato noi del liceo "Enrico Fermi" di Arona si è rivelata pressoché fallimentare, vorrei segnalare come la causa prima dell'intensificazione di verifiche orali e scritte nel periodo interquadrimestrale e in prossimità della conclusione dell'anno scolastico sia imputabile in larga parte all'opinabile capacità da parte degli insegnanti di organizzarsi stabilendo compiti in classe ed interrogazioni con una certa lungimiranza, senza prendere parte all'affannosa corsa al grido di "Al voto! Al voto!" quando, in realtà, la quantità è più che sufficiente ad una valutazione globale. E' inevitabile, concludo, che sia la transizione a metà anno fra primo e secondo quadrimestre sia il fatidico mese di maggio non possano avere la strada spianata, in quanto è compito dello studente adempiere ai propri doveri.

Essere sotto pressione è dura, ma ci fa sentire vivi e in cammino verso una meta. Ecco per me l'importante: qual'è la tua meta di studente? cerchi di dare un senso al tuo studio al di là (o prima) dei risultati?. Quando uno persegue uno scopo importante gli diventa più leggero il cammino! Ciao e buo secondo quadrimestre.