17-03-2009 |
Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: “Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Finoa sette volte?” E Gesù rispose: “Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.” (Matteo 18, 21-22)
Il nostro impegno profetico di denuncia non deve e non può venire meno.
Dio ci chiama ad essere profeti.
Il profeta fa da sentinella: vede l’ingiustizia, la denuncia e richiama il progetto originario di Dio (Ez 3, 16-18).
Il Profeta ricorda il passato e se ne serve per cogliere nel presente il nuovo (Is 43).
Il Profeta invita a vivere, e lui stesso vive, la Solidarietà nella sofferenza (Gn 8,18-23).
Il Profeta indica come prioritaria la via della giustizia (Ger 22, 3; Is 5).
Coscienti che “il nostro aiuto è nel nome del Signore”, come credenti in Gesù Cristo il quale “al finir della notte si ritirava sul monte a pregare”, riaffermiamo il valore anticipatorio della Preghiera che è fonte della nostra Speranza.
Signore, insegnaci la solidarietà e il perdono.
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