04-05-2009 |
«La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori». (Colossesi 3,16)
La Parola di Cristo abiti" San Paolo usa il verbo abitare perché questa Parola è, in realtà, una Persona, è Cristo stesso, Verbo divino incarnato. Altrove lo stesso Apostolo scrive: «Il Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori» (Ef 3,17). Il Verbo ha posto in noi la sua dimora per renderci partecipi della sua divina ricchezza di grazia, di sapienza e di amore. Conoscendo il disegno della salvezza, siamo spinti a cantare con gratitudine e gioia a Dio Padre. Quanta di quell'angosciosa solitudine esistenziale di cui è afflitta gran parte dell'umanità potrebbe essere dissolta, o almeno alleviata, grazie all'esperienza dell'inabitazione, ossia del mistero della divina Presenza in noi! Perché la Parola abiti in noi e vi rimanga, occorre però aprirsi ad accoglierla. Il Signore Gesù sta alla porta e bussa" Dice sant'Ambrogio: «Il Verbo divino bussa alla porta, vuole entrare: dipende da noi se non sempre entra, se non sempre rimane. Corri incontro al sole dell'eterna luce: per tutti risplende, ma se qualcuno chiuderà le finestre si sottrarrà alla luce che non tramonta». La consuetudine di accogliere e meditare la Parola di Dio ci fa compiere il viaggio della vita al sicuro, in buona compagnia! (a. M. Canopi)
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