Iconografia

"Il tuo volto, Signore, io cerco" (Sl 27,8)

Contemplare il volto di Dio: un bisogno, forse inconfessato, che l'uomo si porta con sè. Da sempre. Urge dentro, incontenibile.
Sarà quel senso di inappagamento che resta dopo ogni esperienza gratificante.
Sarà quell'insoddisfazione sottile che spinge verso un oltre di cui non si afferrano i confini.
Sarà quell'attrattiva verso il vero, il bene, il BELLO che dà la sensazione di aver superato la soglia del limite.
Sarà quel 'presentimento' di una Presenza...
Attimi gaudiosi in cui Lui si fa presente.
Ferma, per un breve spazio di tempo, il tuo passo frettoloso.
Concediti una pausa. Immergiti nel silenzio e ASCOLTA. Ti accorgerai che CONTEMPLARE, non solo è possibile, ma è il più esaltante compito umano.
Scrivere un'Icona è lasciare emergere la nostalgia di un Volto, rinvenirne i tratti dentro di sè e lasciare che il cuore, illuminato dallo Spirito Santo, guidi la mano. Proprio come per gli agiografi.
Non puoi scriverla come se dipingessi un quadro. Devi metterti in ginocchio, in atteggiamento adorante del mistero. E ti troverai immerso nella contemplazione. E scoprirai che contemplare è entrare nel mistero della tua stessa vita.

"Mio Dio, Trinità che adoro, aiutatemi a dimenticarmi interamente per stabilirmi in voi… che nulla possa turbare la mia pace o farmi uscire da voi, mio immutabile Bene, ma che ogni istante mi porti più addentro nella profondità del vostro mistero. Pacificate la mia anima, fatene il vostro cielo, la vostra dimora preferita e il luogo del vostro riposo… Attraverso tutte le notti, tutti i vuoti, tutte le impotenze, voglio fissare sempre voi e restare sotto la vostra grande luce. O mio astro amato, incantatemi perché non possa più uscire dallo splendore dei vostri raggi… "
Elisabetta della Trinità - Elevazione alla Santissima Trinità