22-09-2009 |
"Pietà di me, Signore, sono sfinito" (Sal 6,3)
I giusti, dice la Scrittura , vengono provati dal Signore, perchè possano, come l'oro nel crogiuolo, essere purificati e così splendere ancor di più. E' una prova che saggia la fedeltà (come Cristo che imparò l'obbedienza dalle cose che patì e per questo divenne capace di salvezza per noi (cfr Ebr).
Eppure essere nella prova significa portare una croce pesante. Non è sempre chiara la prova, non passa veloce, mette in crisi i nostri sistemi difensivi, tocchiamo i nostri limiti.
Anche il salmista si è sentito sfinito dalla prova, ma è in quel momento che ha innalzato la sua preghiera: " Pietà di me Signore, sono sfinito".
La sua preghiera nasce dalla consapevolezza che in ultimo vince l'amore di Dio e che quindi Dio non proverò oltre le nostre possibilità e ci darà la forza per andare avanti.
Conosci delle preghiere di chi è stato nella prova?
|
Ti ringrazio anche, caro Padre, perché Tu non mi lascerai mai e non mi abbandonerai. Nonostante come io mi senta, Tu sei proprio qui con me, pienamente al controllo. Io TI RINGRAZIO, caro Padre, per questa verità e per la Tua presenza.
Padre, come in ogni cosa, ho bisogno del Tuo aiuto per risolvere questa difficoltà. Ma so che è nella Tua volontà che io ne esca vittorioso in Te. La mia preghiera è che io possa imparare tutte le lezioni che Tu hai disposto per me in questa prova. Dato che riconosco la mia debolezza, aiutami a conoscere di più della TUA potenza, che opera in me. Ti ringrazio caro Padre per questa meravigliosa verità, che TU sei all’opera in me. Ti ringrazio che la potenza di Cristo è resa manifesta nella mia debolezza. Così, Ti ringrazio per questo aspetto di questa prova. Possa essa aiutarmi a vedere la potenza di Cristo più di prima.