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Lectio Divina - Domenica 17/06/2007 |
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11-06-2007 |
PRIMA LETTURA2Sam 12,7-10.13
Dal secondo libro di Samuele
In
quei giorni, Natan disse a Davide: "Tu sei quell'uomo! Così dice il
Signore, Dio d'Israele: io ti ho unto re di Israele e ti ho liberato
dalle mani di Saul, ti ho dato la casa del tuo padrone e ho messo nelle
tue braccia le donne del tuo padrone, ti ho dato la casa di Israele e
di Giuda e, se questo fosse troppo poco, io vi avrei aggiunto anche
altro. Perché dunque hai disprezzato la parola del Signore, facendo ciò
che è male ai suoi occhi? Tu hai colpito di spada Uria l'Hittita, hai
preso in moglie la moglie sua e lo hai ucciso con la spada degli
Ammoniti. Ebbene, la spada non si allontanerà mai dalla tua casa,
poiché tu mi hai disprezzato e hai preso in moglie la moglie di Uria
l'Hittita".
Allora Davide disse a Natan: "Ho peccato contro il
Signore!". Natan rispose a Davide: "Il Signore ha perdonato il tuo
peccato; tu non morirai".
SALMO RESPONSORIALE Sal 31
RIT:
Ridonami, Signore, la gioia del perdono.
Beato l'uomo a cui è rimessa la colpa
e perdonato il peccato.
Beato l'uomo a cui Dio non imputa alcun male
e nel cui spirito non è inganno.
Ti ho manifestato il mio peccato,
non ho tenuto nascosto il mio errore.
Ho detto: "Confesserò al Signore le mie colpe"
e tu hai rimesso la malizia del mio peccato.
Tu sei il mio rifugio, mi preservi dal pericolo,
mi circondi di esultanza per la salvezza.
Gioite nel Signore ed esultate, giusti,
giubilate, voi tutti, retti di cuore.
SECONDA LETTURAGal 2,16.19-21
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Galati
Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me».
Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me».
Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga.
VANGELOLc 7,36-8,3
Dal Vangelo secondo Luca
In
quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò
nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco una donna, una
peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del
fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; e stando dietro,
presso i suoi piedi, piangendo cominciò a bagnarli di lacrime, poi li
asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio
profumato.
A quella vista il fariseo che l'aveva invitato pensò
tra sé: "Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna
è colei che lo tocca: è una peccatrice".
Gesù allora gli disse:
"Simone, ho una cosa da dirti". Ed egli: "Maestro, di' pure". "Un
creditore aveva due debitori: l'uno gli doveva cinquecento denari,
l'altro cinquanta. Non avendo essi da restituire, condonò il debito a
tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?". Simone rispose:
"Suppongo quello a cui ha condonato di più". Gli disse Gesù: "Hai
giudicato bene".
E volgendosi verso la donna, disse a Simone:
"Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m'hai dato
l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con la lacrime e
li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio, lei
invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi.
Tu
non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di
profumo i piedi. Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti
peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco,
ama poco". Poi disse a lei: "Ti sono perdonati i tuoi peccati". Allora
i commensali cominciarono a dire tra sé: "Chi è quest'uomo che perdona
anche i peccati?". Ma egli disse alla donna: "La tua fede ti ha
salvata; va' in pace!".
In seguito egli se ne andava per le città
e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di
Dio. C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da
spiriti cattivi e da infermità: Maria di Magdala, dalla quale erano
usciti sette demoni, Giovanna moglie di Cusa, amministratore di Erode,
Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni.
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