" Se senti che la vita ti è donata, non hai più paura ad esporti, senti che puoi sfidare anche il male" ( Giancarlo Bregantini).


Molte sono le sfide che la società odierna ti pone, ma penso che solo confidando in Lui si riescano a superarle.
L'esperienza di Mons. Bregantini mi ha fatto riflettere e penso possa essere utile per tutti coglierla e meditarla:

" Dopo una settimana fatta di momenti di silenzio, di adorazione, di ascolto con la Parola, di dialogo con fratel Carlo Carretto, mi sentii rinascere e alle domande " Ma c'è o non c'è DIO?" " C'è o non c'è la felicità?" " C'è o non c'è la speranza?" mi veniva data la stessa risposta.......... Certo che c'è Dio ma è al di la delle cose, certo che c'è la felicità ma è al di là delle cose. E questa esperienza di gratuità, cioè di un Dio che non è nelle mie mani, non è nelle mie decisioni, cioè non è dentro le mie cose ma è al di là delle cose, mi ha dato un senso profondo della vita. Cioè mi ha aiutato a leggere la mia vita non negl'occhi miei, ma negl'occhi di Dio.
La vita non è nelle tue mani, ma ti è donata.
Se la vita la tieni tua, più la tieni più fà paura esporsi.
Ma se senti che la vita ti è donata allora ti accorgi che puoi sfidare anche il male.
( Giancarlo Bregantini).

Oggi passiamo facilmente da stati di euforica presunzione, di onnipotenza, perché tutto ci va bene, a momenti in cui qualcosa di storto, un imprevisto, ci fa vedere tutto nero. La “certezza” del Salmo spesso vacilla perché siamo forse troppo fiduciosi in noi stessi od in altri uomini e da questo derivano poi le delusioni e il domani ci fa paura. Altre volte vicende dolorose che ci colpiscono direttamente, od anche eventi lontani da noi, ci mettono alla prova e ci fanno vacillare. Forse ci manca “la certezza che Dio opera nella nostra e altrui storia” e non riusciamo a leggere le nostre vite come parte di un progetto di Dio. Un passo di Geremia rafforza (17, 7-8) il concetto espresso in questa “briciola”.

“7Benedetto l'uomo che confida nel Signore
e il Signore è sua speranza.
8Egli è come un albero piantato lungo l'acqua,
verso la corrente stende le radici;
non teme quando viene il caldo,
le sue foglie rimangono verdi;
nell'anno della siccità non intristisce,
non smette di produrre i suoi frutti.”

Noi confidiamo nel Signore e Lui è veramente nostra speranza? E' bello se fosse così, perché allora quando gli altri ci vedono affrontare con serenità ogni imprevisto, ogni sfida, forse cercheranno di conoscere colui nel quale riponiamo la nostra fiducia, la nostra speranza.