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Gruppo Cultura
Internet e minori PDF Stampa
10-03-2007

Internet e minori. Per una navigazione sicura

Relatore: don Ilario Rolle
Chiesa B.V. del Paradiso
9 marzo 2007

Venerdì 9 marzo 2007, organizzato dal Gruppo Cultura, si è tenuto un incontro, nella Chiesa parrocchiale, per una navigazione sicura in internet, condotto da don Ilario Rolle con illustrazione del progetto creato dall'associazione Davide Onlus di cui egli è presidente, ed è altresì membro del Comitato Internet e minori del Ministero delle Comunicazioni.


Davide Onlus, fa presente don Rolle, è un'associazione nata nel 1997, inizio di internet che, in quel paesino isolato del Piemonte nella cui piccola parrocchia era cappellano, è stata una cosa bella. Noi abbiamo aperto un provider perché, se bisogna entrare in rete è meglio conoscere la rete. I ragazzi hanno imparato ad usare i server, utilizzare le connessioni, i punti radio. È nata la rete e sono nati i primi problemi perché nella rete internet sono nati i primi interessi di chi voleva vendere pornografia e pedopornografia dandosi da fare più delle pubbliche istituzioni, e così, nella piazza virtuale, nella nuova agorà dove poteva esserci la gioia dello stare insieme, i ragazzi hanno trovato il peggior mercato della pornografia. Da qui è nata l'idea di filtrare i contenuti della rete internet. Non si potevano lasciare postazioni internet così pericolose nelle scuole, nelle parrocchie, negli oratori; non si poteva aumentare il traffico pericolosamente senza mettere delle indicazioni, dei semafori; non si poteva fare un'autostrada senza mettere dei segnali e delle barriere dove i ragazzi potevano orientarsi senza pericolo. Abbiamo provato vari filtri esistenti a livello commerciale e abbiamo deciso di prendere il meglio, e attraverso un'analisi continua di quello che il mercato offre, mettendoci anche l'esperienza umana dei volontari, sono migliaia in tutta Italia che segnalano siti con i contenuti della rete, si è potuto classificarli e bloccare i siti pericolosi. Davide rappresenta il pastore che con la sua fionda, nella sfida contro il gigante Golia, che rappresenta la porno e pedopornografia, una costruzione gigantesca, riesce bene ad assestare la sua fionda e abbattere il gigante con risorse piccole partite da un piccolo paesino di provincia. Ma abbiamo lavorato con tenacia a questo progetto, il primo e più diffuso sistema di difesa in Italia e anche in altri paesi soprattutto in Africa dalla ricezione via internet delle cose non adatte. Le nuove frontiere dell'erotismo cercano di adescare i ragazzi sempre più giovani verso la pornografia e chiedono modelli soft con immagini appena ammiccanti che non hanno niente di pornografico ma che, proposte in un contesto particolare, assumono un altro significato, quindi più che l'immagine o la parola in sé è il contesto che le rende buone o cattive; e il Papa, nella giornata della comunicazione sociale, invita ad educare i giovani a saper comprendere ciò che è bello e ciò che è buono, a saper distinguere le cose positive da quelle negative. Sono filtrati i materiali appartenenti alle categorie illegali: pedofilia e pornografia con partecipazione dei minori, suggerimenti all'ipersuicidio. Un ragazzo di 14 anni: i genitori dicevano che arrivando a casa senza motivo si metteva a piangere, l'hanno portato dal medico, momenti di depressione, ebbene, cercando su internet la parola depressione si è trovata una serie di suggerimenti su come si poteva morire. Immaginate un adolescente depresso leggere il sito che suggeriva come morire senza soffrire. Allora abbiamo bloccato i suggerimenti e gl'inviti al suicidio, l'istigazione all'uso degli stupefacenti, il gioco d'azzardo, il satanismo con sacrifici cruenti. Infine la seconda categoria di materiale filtrato è la pornografia esplicita, il satanismo, la violenza, l'istigazione all'odio e agli atti violenti, il razzismo, il turpiloquio. I materiali più difficili da filtrare sono quelli relativi alla violenza, all'istigazione all'odio e alla violenza, il turpiloquio. Non si possono coinvolgere i ragazzi in manifestazioni che implicano una decisione verso o contro qualcuno perché non hanno ancora gli strumenti per giudicare, e per evitare questo rischio è preferibile che l'iniziativa venga dalla famiglia e non venga portato il ragazzo ad agire da parte di chiunque sulla rete. Un conto è l'informazione altro è l'arruolamento. Sono bloccati i siti che invitano i ragazzi a mandare materiale, esempio le loro fotografie, è molto pericoloso, sanno chi sei, hanno il numero e ti possono cercare. È difficile poi valutare il turpiloquio, oggi su tutti i blog ci sono parolacce, sono come nella vita quotidiana, e se si vogliono filtrare tutti i blog non rimane più nulla da proporre ai ragazzi; e qui sta il compito educativo della famiglia, della scuola, creando anche dei blog più belli e più buoni. Il filtro funziona anche sulla pubblicità su richiesta delle scuole e può essere modificato a seconda delle esigenze delle scuole medesime. La Regione Sardegna ha offerto il filtro gratuitamente a tutte le scuole e anche la Regione Piemonte. La Regione Sicilia ha iniziato a studiare questo progetto. Altra attività è quella della posta elettronica dove viaggia una quantità enorma di materiale indesiderato. È difficilissimo agire su questo settore per cui chiediamo l'intervento dei genitori sui figli, specialmente i più piccoli, per utilizzare senza correre rischi la posta di dade.it, dade è il fratellino più piccolo di Davide ed è un sistema di posta elettronica assolutamente blindato; non si può inviare la posta ai ragazzi se non si mette un ordine pasword che è dato dai genitori; se si mandano dei messaggi con dei contenuti non positivi il messaggio viene bloccato e viene mandata una segnalazione ai genitori che possono vedere il messaggio e sbloccarlo se lo ritengono opportuno ; è tutta una cosa molto complicata, molto sofisticata, per far si che i ragazzi più piccoli nella loro casella di posta non ricevano nulla se non positivo. Non daremo mai ai nostri figli un'acqua da bere piena di fango e di terra. Per gli adulti invece che non possono utilizzare il sistema blindato di dade consigliamo di utilizzare degli antivirus e di fare molta attenzione a non aprire i messaggi di sconosciuti che vanno ad annidare nella nostra macchina dei files e dei programmi che magari diventano eseguibili e poi troviamo la macchina lenta; troviamo che in internet abbiamo un sacco di piccoli spirewar, cioè dei piccoli programmi che portano informazioni nostre a chi ce li ha mandati; quindi è una cosa su cui fare molta attenzione. Alla domanda: posso vedere la posta elettronica di mio figlio? La risposta è in ogni famiglia: quanto è importante dare o meno fiducia, oppure cercare di capire le situazioni che non vanno; non c'è una risposta sola: i genitori hanno diritto di sapere ma anche i figli hanno diritto alla riservatezza; non si conosce il limite e sta quindi al buon senso trovare la soluzione che dipende anche dalla gravità dei fatti che possono emergere. Questa del firewalling, cioè dell'utilizzo del firewall, che significa letteralmente "muro di fuoco", è una barriera che si pone tra una rete, un computer, un sistema e il resto del mondo. Abbiamo un gruppo di volontari, anche ragazzi, che lavorano a tempo pieno lì da noi a Davide, che dirigono sistemi di firewall sia per personal computer sia per le scuole. Il problema però per le scuole è che i presidi comprano a volte dei sistemi carissimi da mettere all'interno delle scuole per proteggersi dagli attacchi che vengono dall'esterno, ma in realtà gli attacchi vengono tutti dall'interno della scuola, perché sono gli studenti stessi che li provocano, e quindi il firewall si va a mettere sulla singola macchina con il rispetto della privacy, delle persone, delle reti, delle cose che sono di tutti. I ragazzi sono sempre portati a vedere cos'hanno i computer, e il divertimento più grande durante i corsi che facciamo per ragazzi della scuola media e della 4^ e 5^ elementare , come prima cosa è quello di imparare ad aprire il cd-rom del compagno, a stampare sulla stampante della segretertia, ad entrare nei sistemi e ad imparare a capire come andare alla scoperta delle cose altrui; ebbene, qui ci vuole un lavoro di educazione; un conto è fare una prova dimostrativa per dire al tuo amico: guarda che non ti sei protetto, altra cosa è utilizzare questi strumenti per andare a far danni; è un'arma a doppio taglio. Io ti dico che puoi evitare di violare un sistema per aiutare l'altro a proteggersi e per capire tu stesso come proteggerti e come gli altri possano venire da te. Quindi questo è un lavoro di educazione che dev'essere fatto già nelle scuole, anche nelle elementari. In realtà assistiamo a un fatto molto strano: nelle scuole, dove dovrebbero esserci dei software gratuiti open source , cioè aperti non chiusi, proprio nelle scuole invece ci sono solo sistemi a pagamento prodotti dalla Microsoft e non prodotti invece aperti; questo è un grave danno per l'intelligenza dei nostri alunni, è mancanza di fiducia nelle capacità didattiche degli insegnanti e del personale scolastico di riuscire ad utilizzare i sistemi più complessi e più aperti. Questo è un altro lavoro dell'associazione Davide che ha come scopo quello di battersi per il software detto open source cioè a sorgente aperto, collaborativo; tutti possono copiarlo, tutti possono diffonderlo, tutti possono modificarlo. Il software open source è quello che anche i paesi più poveri e in via di sviluppo possono utilizzare in informatica e farlo crescere con questi sistemi senza dover sborsare ingenti somme per pagare case produttrici di software. La tutela della privacy nella navigazione era una delle prerogative che ci siamo posti nell'associazione fin dall'inizio. Quando abbiamo fatto il provider nel 1997 ci siamo resi conto come chiunque gestisca l'accesso ai dati sia in grado di capire che cosa fa l'utente, dove va, quali sono le sue preferenze, i suoi gusti; si può sapere esattamente che cosa vuole quella persona, i suoi orientamenti politici, religiosi. Ci sono alcuni provider che utilizzano questi dati e vendono le e-mail, i contatti degli utenti all'industria, al mercato, e questo è intollerabile; ma ci sono anche in Italia delle persone che hanno studiato e fatto brevettare un sistema di profilazione dei minori; hanno fatto una protezione per minori basata su una chiave di riconoscimento; il ragazzo quando fa una qualunque richiesta in internet utilizzando il software di queste persone manda la sua richiesta con l'età e questo software è fatto per tutelare i ragazzi che usano la rete dicendo tu server sei obbligato a fornire pagine che non abbiano contenuti nocivi, ma il pedofilo mette su un server che, quando vede arrivare questi dati dei ragazzi con relativa età, sa chi sono e quindi potrà mandare loro pagine adatte, messaggi adatti; è una cosa terrificante come si possa pensare di lasciare circolare in Italia un sistema di questo genere, condannato dall'Authority per le comunicazioni, chi lo produce lo può vendere e può continuare a darlo dichiarando che non viene utilizzato in modo negativo; dunque la privacy degli utenti è importante. Noi insegnamo ai ragazzi a disabilitare i cookies, a stare attenti agli spider, ad utilizzare la rete in modo intelligente. I ragazzi che utilizzano internet devono sapere da dove vengono i rischi, dove sono i pericoli, non solo devono proteggersi con il filtro ma devono anche stare attenti. I principi del software open source sono la libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo, la libertà di studiare come funziona il programma adattandolo alle proprie necessità, e l'accesso al codice sorgente ne è il requisito, la libertà di eseguire copie in modo da aiutare il prossimo, la libertà di migliorare il programma e di distribuirne pubblicamente i miglioramenti in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio. Questa è la filosofia di Davide nella diffusione di questi sistemi, e qui incoraggiamo anche tutti voi a non diffidare di linux e dei sistemi operativi, che magari possono darvi qualche grattacapo in più perché dovete pensare, perché non è così facile, perché non è tutto a finestre che si aprono immediatamente e che fanno fare le cose che vuole il programma, però è una sfida che dobbiamo accettare perché dobbiamo crescere, non possiamo andare sempre al livello più basso. Mentre questi sistemi a codice chiuso vengono fatti in modo tale che sia sempre più facile per un babbuino evoluto l'utilizzo del computer, certamente l'open source va nella direzione opposta, vogliamo far crescere le persone, renderle capaci di interagire, capaci di determinare loro che cosa deve fare la macchina e non viceversa, è fondamentale. La logica di internet è quella di una comunicazione sana, di uno sviluppo della persona, del rispetto dei ragazzi, della crescita di una comunità che usa la rete per quel che le serve. Non possiamo averli sempre incollati davanti al monitor i nostri ragazzi a far traffico. Dobbiamo educare i nostri ragazzi a fare cose belle, delle belle inquadrature, delle belle riprese, che raccontino magari la gita scolastica però dall'inizio alla fine, e non che prendano un momento stupido per metterlo in rete. La sfida che abbiamo davanti è grande. Un'altra delle attività è quella della lock line per il soccorso immediato in internet; abbiamo dei numeri telefonici che i ragazzi possono chiamare per farsi aiutare, possono inviare sms, scrivere delle e-mail e, se trovano che qualcuno da loro fastidio, attraverso la posta elettronica, attraverso qualunque mezzo, possono chiamare; se non ci sono i genitori a casa chiamate Davide, non siete da soli, questo è il concetto, Davide si può allacciare a quel ragazzo che sta utilizzando la rete non perché i genitori siano incapaci ma perché il ragazzo non deve stare solo in rete mentre i genitori sono presi da mille cose e non possono stare sempre lì tutto il tempo che il ragazzo studia, guarda la televisione, è su internet, gioca; non possono stare 24 ore coi ragazzi, ma con la protezione Davide si è più tranquilli di lasciarli in rete anche da soli per qualche momento, e poi c'è anche il telefono, possono chiamare e dire: questo documento è stato bloccato, perché ? Me lo potete sbloccare ? No, perché appartiene a questa categoria, ha questi contenuti e se lo scarichi, anche se non ha contenuti pornografici, contiene cose che ti possono danneggiare il computer. Perché un filtro non diventi repressivo ma preventivo è necessario che il ragazzo senta che al suo fianco c'è qualcuno. Questa è l'idea che ci ha guidati a creare questo sito che ai ragazzi da la sicurezza di sapere che Davide è una comunità di persone che ti può seguire, i miei genitori lo vogliono, è un alleato di famiglia, non è l'anonimo software che mi blocca, e questo è importante anche per l'educazione.Questo Davide è cresciuto, è in rete, funziona, sta crescendo anche se non al ritmo in cui vorremmo che crescesse, è un motore di ricerca che serve per i bambini e i ragazzi fino a 14 anni dove possono trovare i siti che essi cercano, ci sono soltanto siti garantiti con una breve descrizione del contenuto, con l'indicazione se per le elementari, le medie, le superiori; sono siti classificati, selezionati, scelti da persone che li hanno valutati e dove si può trovare il meglio di internet cercando nel motore di ricerca www.Dade.it. Speriamo di riuscire presto a trovare nuove risorse umane che si occupino della selezione di questi siti, che siano bravi ed esperti nel valutare i contenuti e la gradevolezza, e per i quali è necessario procedere ad una formazione. Abbiamo anche una collaborazione con la Polizia per la sola segnalazione di materiale illegale trovato per caso, perché il nostro scopo è quello di prevenire e non cerchiamo chi sei; cosa fai è compito della Polizia, il nostro compito è quello della tutela dei minori. Ultimo capitolo: patti chiari sull'uso del cellulare. In seguito a tante discussioni e battaglie e incontri con i vari gruppi di genitori e di alunni nelle scuole, è stata presentata una iniziativa, una sperimentazione che consiste in un contratto fra genitori e figli da discutere in famiglia per stabilire delle regole che vi leggo rapidamente:

1) Userò il cellulare come strumento di comunicazione per necessità e non come passatempo e gioco, limiterò il tempo di conversazione allo stretto necessario.

C'è uno scoglio fondamentale perché il cellulare per i ragazzi è un passatempo e un gioco e se dici loro di usarlo come comunicazione non comprendono. Si introduce allora una discussione tra i ragazzi sul significato di comunicazione e se il cellulare si può usare come gioco, ma la comunicazione non è un gioco anche se si può usare per giocare. E se il cellulare riduce la comunicazione a gioco è pericoloso, vuol dire che ti sta rovinando. Il secondo punto è il bluetooth o alta tecnologia solo con persone conosciute. Adesso i genitori non sanno più con chi parlano i propri figli, esiste una barriera, pensano che sono in camera che studiano e invece sono collegati col mondo. Ne ho visto uno che giocava a bigliardo con un amico di suo padre che era in missione in Antartide e chattava contemporaneamente con un altro amico argentino, in più rispondeva ai messaggini del cellulare, un ragazzino di 16 anni. È un mondo diverso da quello in cui siamo cresciuti. È sempre più difficile capire che cosa sta facendo il ragazzo e con chi sta parlando, con chi è in contatto, non dico in comunicazione, perché molte volte non comunicano, si annusano, siamo a livello del branco, certi sms: ci sei?, dove vai?, non sono comunicazione, sono semplicemente sentire l'odore, c'è?, c'è l'altro?, dov'è?, sentire il branco, ci siamo, ci annusiamo, 15 centesimi ogni annusata.

2) Utilizzerò la fotocamera solo per riprendere amici che abbiano dato il consenso, non permetterò l'immagine acquisita da altri e non la metterò su internet senza il consenso degli interessati.

E qui apriti cielo. Se io voglio farti una foto devo chiederti il permesso, è il rispetto della persona, e invece no, vado a riprendere quella persona perché quel giorno è brutta, grassa, e perché fa ridere. In quante scuole, classi, gruppi, è utilizzato lo strumento dell'immagine, della fotografia, della ripresa, per prendere non il bello, non la condivisione, non il sorriso, ma ciò che è brutto, o ciò che fa ridere in modo sguaiato. Che lavoro educativo grande, per far capire ai ragazzi che uno scatto non è qualcosa di neutro, tu dici prima chi sei, ti presenti, quando fai uno scatto, una fotografia, prima di sapere chi è l'altro che viene ripreso, parli prima di te, e quindi dobbiamo aiutare i ragazzi a capire che uno scatto, un'inquadratura, una fotografia, implicano una scelta, una decisione, non sono neutri. È bellissimo quando i ragazzi capiscono uno sguardo sulla realtà, sul mondo, sugli altri, è bellissimo quando i ragazzi capiscono questo, perché poi imparano il rispetto, è bellissimo vederli a bocca aperta, capire come un'inquadratura fatta in un modo o fatta in un altro modo può cambiare totalmente il modo di presentare la realtà, sono entusiasti di queste cose, ma molte volte non c'è nessuno che glielo insegni, diamo loro il cellulare e non sanno usarlo per niente, non sanno cos'è una profondità di campo, una inquadratura, hanno bisogno di tutto, hanno bisogno che qualcuno dica loro questo, che qualcuno faccia gustare loro le cose buone. È bellissimo impegnarsi con i ragazzi a insegnare loro a comunicare anche con l'immagine, con i filmati; accanto alla porcheria ci sono anche dei filmati bellissimi fatti dai ragazzi; è bello vedere dei ragazzi che si cimentano ad essere artisti, a dare un senso a quello che producono, ma sono ancora troppo pochi. Aiutare i nostri ragazzi a diventare creativi, a cercare il bello, a usare la fotocamera non per riprendere le cose sciocche, la professoressa che si spoglia, o è malvestita, o insegna male, o dice le parolacce, ma invece usarla per una ripresa di una lezione ben fatta: taglia le parti che non servono e fai vedere all'insegnante come poteva essere fatta la lezione in modo più breve, più conciso e meno noioso, questo è un uso creativo. C'è un documento on line su Davide che si può scaricare liberamente dove ci sono dei punti in cui si propone alla famiglia di decidere, per esempio, a che ora la sera il ragazzo spegnerà il cellulare perché se no si crea una dipendenza.

3) Terrò spento il cellulare a casa mentre sto studiando, a scuola, in biblioteca, in chiesa, e in qualunque luogo dove sia chiesto il silenzio. Alla sera spegnerò il cellulare all'ora che sarà individuata dopo discussione dei genitori con i ragazzi, dimostrerò sempre che non sono posseduto dal cellulare ma che lo posseggo e posso disattivarlo.

Non usare il cellulare per scambi economici, quindi non scaricare cose a pagamento, non si devono far ricaricare i cellulari da terzi, solo i genitori possono farlo perché se no si corrono rischi grandi, grandi davvero, perché c'è sempre qualcuno disposto a regalarti qualcosa pur di avere i tuoi dati, il tuo indirizzo, e pur di poterti incontrare.

4) Permetterò ai genitori di accedere ai contenuti multimediali memorizzati.

Questi contenuti i ragazzi se li scambiano ma non vogliono che i genitori li guardino. A Natale c'era un messaggino multimediale che girava nelle classi in cui c'era una canzoncina e dei video blasfemi contro il presepe, e i genitori ne erano all'oscuro, e così ne è nato un caso quando un ragazzo ne ha parlato. Questi contenuti non possono rimanere oscurati ai genitori. Non si può abdicare a questa funzione di presenza educativa.

Al termine della conferenza è seguito un breve dibattito nel quale don Rolle ha fornito esaurienti spiegazioni.
 
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