C'e bisogno ,nei nostri cammini di domande non solo per essere ripagati.( per chiederci cosa dobbiamo avere noi)...ma anche per chiedersi se la strada che stiamo percorrendo è quella giusta....è proprio importante interrogarsi come dice il don ... ... o chiederci se abbiamo smarrito la via ...come dice Renato.......e questa preghiera che condivido con voi...a me sembra faccia capire quali possono essere i mezzi per non diventare .(.o se lo siamo gia' )..fedeli----di --routine...per ritrovare la giusta via....


Preghiera per rischiare la vita


Signore, vorrei essere di coloro che rischiano la vita.


A che cosa serve la vita se non la si dona?

Signore, che sei nato nei disagi e sei morto come un malfattore,
dopo aver corso le strade senza denaro,
tirami fuori dal mio egoismo e dalle mie comodità.

Segnato dalla croce non abbia paura della vita rude.

Rendimi totalmente disponibile per l’avventura alla quale mi chiami.

Desidero impegnare la mia vita sulla Tua Parola.

Desidero giocare la mia vita sul tuo amore.

Gli altri possono essere saggi: tu mi hai detto che dovrò essere “pazzo”.

Altri credevano all’ordine: tu mi hai detto di credere nell’Amore.

Altri pensano che bisogna saper tenere: tu mi hai insegnato a dare.

Altri fissano la loro dimora: tu mi hai detto di camminare
e di essere pronto alla gioia e alla sofferenza, agli sbagli e alle riuscite,
di riporre la mia fiducia in te, di giocare
e rischiare la mia vita fidandomi del tuo Amore

Una suora giovane

La routine, l'abitudine, l'apparato, soffocano il messaggio di vita che c'è nella Parola di Dio. Se anche la presenza alla S. Messa è per alcuni un "impegno" a cui ottemperare, purchè non porti via troppo tempo, forse dobbiamo dividerci tutti la responsabilità, laici e non. La domenica sta diventando sempre più il giorno in cui concentrare i propri acquisti nei supermercati e, tra un po', anche nei negozi del centro storico che potranno tenere aperto di domenica. Resta poco tempo per incontrarsi come comunità in occasione della S.Messa. Al massimo, un saluto veloce, due parole all'uscita dalla Chiesa. Tempo fa, una conoscente mi raccontava di un nipote missionario in una zona sperduta del Perù dove deve coprire un territorio vastissimo. Alla domenica non può raggiungere tutti, per cui sono le genti locali che raggiungono, anche dopo un lungo cammino, il villaggio in cui si celebra la S. Messa ed è una S.Messa che dura anche 2-3 ora dove il celebrante ed i fedeli non guardano l'orologio per ritornare alle loro case. Poi si fermano a pranzare insieme, a parlare tra di loro, a raccontarsi i fatti della loro vita. Che "primitivi", non hanno un supermercato dove trascorrere (di corsa) la domenica. O forse siamo noi che abbiamo
smarrito la via?