Trento, 25 settembre 2011
"Carissimo don Massimo,
si sta avvicinando
il “trigesimo” e domani è lunedì, il giorno delle
comunicazioni! Approfitto per farmi sentire e soprattutto per
ringraziarla della bella esperienza che ho potuto fare nella comunità
“del Paradiso”.
Il periodo di Faenza per me è stato
breve come il passaggio di una meteora: lascia comunque impressa una
scia luminosa negli occhi e lo stupore nel cuore. Non si possono
proprio più cancellare. Quando mi ritrovo a Faenza con la preghiera
e il ricordo emerge un substrato di vita di cui forse non mi ero resa
ben conto. Credo sia percepibile, al di là dei limiti e delle
inevitabili difficoltà, la presenza del Signore, l’azione dello
Spirito nella comunità. Di più non si può desiderare e se questo
comporta dei prezzi, forse talvolta alti, è… logicamente
cristiano!
Mi auguro possa continuare a camminare
tra i “suoi” con serenità e ben corrisposto. Per la gioia di
tutti.
Sono certa che la collaborazione con
don Antonio sarà ottima. Gli auguro un BENTORNATO. Si troverà bene.
Saluto di cuore don Luigi, i singoli collaboratori “quotidiani”
sempre assidui e discreti, i ministri dell’Eucaristia che seguono
con cura, e soprattutto con gran cuore, gli anziani e gli ammalati.
Questo mi consola molto.
Saluto il Consiglio Pastorale, i
collaboratori e ogni persona e famiglia incontrata. Da tutti ho
ricevuto!
Un saluto alle brave signore del
laboratorio. Avevo progettato di frequentare anch’io il giovedì
per imparare qualche loro segreto, pur senza pretendere di diventare
una “mano di fata” come loro… Le seguirò comunque con la
preghiera e tanta gratitudine per quello che fanno con tanto, saggio
amore per la parrocchia.
Un grande, grande e forte abbraccio
alla mamma Pina e al papà Giusto. È stata una vera gioia e
ricchezza poterli conoscere, così saggi e … “grandi”.
Agli immigrati, ai vostri poveri, agli
anziani soli con fardelli pesanti sulle spalle un ricordo speciale.
Ma come faccio? Il ricordo vuole essere “speciale” per ognuno e
così lo affido alla cara Beata Vergine del Paradiso alla quale
chiedo di accompagnare anche me.
Qui mi sto inserendo e mi sto
riconciliando con le mie montagne: dopo aver conosciuto, grazie a lei
e alle care anziane, il bellissimo Appennino tosco-romagnolo, le
sentivo, dopo alcuni decenni di lontananza, un po’ troppo
spigolose…
Nella scuola primaria che l’Istituto
gestisce qui a TN do un contributo per quel po’ che posso con altre
tre mie consorelle. Non sappiamo se arriveremo così a fine anno per
il serio problema di salute cui avevo accennato. Nei limiti del
possibile siamo presenti in un modo o nell’altro nella parrocchia
in cui risediamo o in quelle vicine. L’anno pastorale non è però
iniziato.
Il giorno del… trigesimo (il 27!) si
ricordi di me nella Messa: Grazie!
Da parte mia le assicuro che continuerò
ad accompagnarlo nella grande, unica missione che il Buon Pastore le
ha affidato.
Con cordiale stima
Sr. Graziella Petri"
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