Testimonianza di Sauro. 'Per me recitare il Rosario è dire a Maria che Le voglio bene e che mi affido a lei; così - dopo l'ictus - appena potuto, mi sono sforzato di recitarlo di nuovo, con tanta fatica certo, ma con la certezza che Lei mi avrebbe ascoltato e aiutato; dentro di me volevo riprendere il dialogo quotidiano che avevamo prima della malattia e che mi mancava tanto. Ogni sera, dopo la Messa in Duomo, passavo a salutarLa davanti al suo altare e le davo appuntamento al giorno dopo; una promessa semplice, come si fa alla mamma. Ora che io non posso più andare in Duomo tutti i giorni, è Lei ad accogliermi qui, nella mia Chiesa: è bello e commovente, perchè è la sua risposta alla mia fiducia: la Madonna delle Grazie è venuta a dirmi che mi vuole bene e a rassicurarmi che è sempre al mio fianco.

Preghiera delle persone anziane
Benedetto chi capisce il mio passo esitante e
la mia mano tremolante.
Benedetto chi sa che oggi le mie orecchie
fan fatica a sentire e i miei occhi a vedere.
Benedetto chi accetta che la mia testa
lavori al rallentatore.
Benedetto chi ha fatto finta di nulla
quando stamane ho rovesciato il caffè.
Benedetto chi, sorridendo,
si ferma un pochino a chiacchierare con me.
Benedetto chi non dice
“È la terza volta che racconti questa storia oggi!”
Benedetto chi è capace di farmi rievocare
i giorni felici di una volta.
Benedetto chi fa di me un essere amato e
non un abbandonato.
Benedetto chi indovina che non so più
come trovare la forza di portare la mia croce.
Benedetto chi con il suo amore
rende dolci i giorni che mi restano da vivere
in questo ultimo viaggio verso la Casa del Padre.

Io devo qualcosa a Qualcuno.

Io devo qualcosa a tutti.

Se uno non si sente debitore, nella vita accamperà sempre e soltanto dei diritti, delle pretese, non sarà mai amico del dovere.

Non sentirà il “dovere di contraccambiare”.

Il dovere è l’altra faccia della gratitudine.

Chi non ama il dovere, non possiede il senso della grandezza e della preziosità della vita.

Non un dovere cupo, opprimente.

Ma una dovere gioioso, che si esprime nel canto, oltre che nel lavoro,nella preghiera,nei momenti comunitari ,nella carità,nell'amore fraterno....



“Dormivo e sognavo che la vita è gioia.

Mi svegliai e mi accorsi che è dovere.

Mi misi all’opera e mi resi conto che

il dovere è gioia” (Tagore)

Questo momento di preghiera semplice come il S. Rosario ..in comunione con persone adultissime ..provate nel loro cammino da gioie....dolori....affetti...prove....incontri con Maria nostra Madre Celeste ...e Gesù..hanno lasciato dentro di me,una immensa Gratitudine,e la Speranza che ho avvertito attraverso le loro testimonianze, e la loro presenza ....mi danno la forza per Amare sempre di più la Vita....e di vivere ogni momento del mio cammino alla LUCE della SUA PAROLA..

Grazie a tutti ma proprio tutti(sia chi ha partecipato,sia a coloro che hanno speso gratuitamente un po del loro tempo anche solo cucinando un dolce o preparando il the o confezionando le candeline ,o fatto gli inviti,o scritto la traccia di preghiera ,chi ci ha fatto dono della sua testimonianza..ecc....)per questo Intenso momento di comunione con MARIA..
E' bello non sentirsi soli verso LUI....

Grazie infinite anche per il bellissimo momento serale con le famiglie in comunione con le suore missionarie dell' Immacolata di S. Massimiliano Kolbe....e con i ragazzi di Nuovi Orizzonti .....Le loro testimonianze mi hanno fatto riscoprire che la strada della GIOIA.....come dice Chiara Amirante...LA GIOIA di VIVERE come DONO per chi ci è accanto deve germogliare nei deserti dell'umanità...tanto che loro ne fanno una promessa nella loro vita.......
La mia speranza è che tanti di quelli che hanno partecipato (compreso io) ci sentiamo chiamati a questo invito alla GIOIA VERA......