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briciola 14-10-2011 PDF Stampa
14-10-2011
TESTIMONI
Il vangelo di oggi (Lc 12,1-7) è un invito ad annunciare la Parola di Dio 'in piena luce', 'dalle terrazze', senza timore. Ma l'accento è posto non tanto sull'azione formale ed esterna, che potrebbe risultare falsa , come quella dei farisei. L'accento è posto sull'annuncio convinto, per un'adesione interiore personale. La parola che traduce tutto questo è 'essere testimoni', cioè essere coloro che sono capaci di raccontare ciò che hanno incontrato.
Su questa pista si svolgerà anche il tema pastorale dell'anno in parrocchia: 'essere testimoni dell'amore e della verità di Cristo'.
Proviamo ad approfondire insieme: 'cosa vuole dire essere testimoni? come si attua?
 Commenti (2)Add Comment
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Scritto da un imperfetto......, 14 ottobre 2011, 20:02
Fare luce per ..Testimoniare.....



Alcuni spunti per la mia e vostra riflessione.
Anzitutto una banalità: impossibile far luce se non si è accesi. Quindi la testimonianza del Vangelo nasce dall'essere accesi, cioé dall'essere avvinti dalla presenza del Signore. E' un richiamo forte all'interioritá, alla preghiera-silenzio, alla riflessione pacata. La candela non si accorge neppure di essere accesa, eppure illumina! Quindi - dice Gesù - siamo chiamati a mettere la luce della testimonianza in alto, nella nostra vita. Ma il dramma del nostro tempo, è proprio quello di un cristianesimo senza Cristo, di una religione senza fede, di un culto senza celebrazione. Luce sotto lo sgabello siamo diventati, timorosi di essere trasparenza di Dio, attenti a proporci con un cristianesimo "politicamente corretto" con tutti i distinguo e le precisazioni. Ci vergogniamo, troppo spesso, di essere - se non cristiani - appartenenti ad una Chiesa che troppe volte presta il fianco a facili critiche ed ironie.
Luce; siamo chiamati a rendere testimonianza credibile al Vangelo attraverso le buone opere. E qui iniziano le difficoltà! Il cristiano non è chiamato a fare il "bravo ragazzo", né tanto meno ad ostentare le sue opere o a salvare il mondo! Il mondo è già salvo, mettiamocelo bene in testa. Ciò che io posso fare è il vivere da salvato, essere pubblicità del Regno, rendere presente la salvezza con il mio stile di vita. Stile - mi raccomando - sereno ed evangelico, che sa accettare la propria fragilità e le proprie incoerenze e che preferisce guardare a ciò che Dio fa per me, piuttosto che lamentarmi continuamente di ciò che non riesco a fare per lui! Attenti a non accedere nell'eresia del "perfetto" cristiano: Dio ha bisogno di figli, non di giusti…
Ecco allora che la Parola ci viene in aiuto; il profeta Isaia svela il modo concreto di essere luce e sale: attraverso l'amore, attraverso la carità fattiva e concreta che si piega verso il povero e il sofferente. San Paolo ci ricorda, a partire dalla sua esperienza, che la logica di Dio è diversa dalla logica del mondo: è una logica crocifissa. Anche se agli occhi del mondo questa logica, questo amore è perdente, inutile, insignificante, noi - figli della luce - ci fidiamo del Signore e come lui amiamo di un amore totale e talora sofferto, sapendo che la sconfitta apparente di Dio è, in realtà, la salvezza del mondo.
Pronti a brillare della luce del vangelo?

(riflessione di un ragazzo )

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Scritto da davide, 14 ottobre 2011, 19:39
Cosa vuol dire, in fondo, essere testimoni di Cristo?
Vuol dire che la nostra vita, la nostra persona, quello che noi siamo, quello che noi
manifestiamo con il nostro parlare, con le nostre scelte rimanda a lui, a Gesù Cristo;
Significa semplicemente vivere secondo il Vangelo: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente... Amerai il prossimo tuo come te stesso"
Esseri testimoni di Cristo significa essere innamorati di Cristo e della sua Parola. Significa essere discepoli di Cristo, annunciare a tutti con la nostra vita e nei luoghi della nostra quotidianità l’amore incondizionato di Cristo per noi tale da dare la Sua vita per noi.
La condizione fondamentale del discepolo di Gesù è quella di seguirlo. E seguirlo vuol dire che tu non contratti con lui ma ti accontenti di seguirlo, di stargli dietro in modo che dopo che è passato lui passi anche tu. E dalla strada che tu compi, dai passi che tu fai,dal volto con cui manifesti la tua tranquillità, la tua pace, la tua gioia, la tua comunione gli altri capiscono che sei un discepolo di Cristo, un testimone di Cristo.
Diventiamo testimoni di Cristo se siamo Radicati in Cristo
Il nostro essere radicati in Cristo è prima di tutto e soprattutto questione di essere innamorati di lui, della fede che ci ha donato
La nostra fede si radica nel mondo, in questo mondo; il mondo nel quale Dio si è incarnato e che Cristo, con la sua Pasqua, ha redento. Ed è proprio nel mondo che anche noi siamo chiamati a praticare e a testimoniare la nostra fede. L’amore che Dio riversa in noi deve traboccare nel tempo e nei luoghi in cui viviamo, altrimenti va perduto: deve essere condiviso e donato, altrimenti si svuota, diventa sterile e secco e non serve più, non è più amore. La fede in Dio è la strada del compimento e della realizzazione della nostra vita nella misura in cui la nostra vita si apre agli altri;
ALLORA COME FARE:
In questa società ogni cristiano è chiamato ad essere testimone del vangelo attuando il comandamento che Gesù ha consegnato ai suoi prima di tornare al Padre “Andate e fate discepoli tutti i popoli.. insegnando loro ad osservare tutto ciò che io vi ho comandato. Ed ecco io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo»
Il tempo nel quale abitiamo ci chiede il coraggio di una nuova evangelizzazione.
La prima via di evangelizzazione è una via spirituale e passa attraverso uno stile di vita autenticamente evangelico
Prima di suscitare negli altri un atteggiamento di fede occorre che ciascuno di noi coltivi con perseveranza un cammino spirituale sincero. I cristiani, innanzitutto, devono riscoprire la bellezza e la centralità di Gesù nella propria vita, e già questo sarà un segno forte L’evangelizzazione deve ripartire da noi stessi: solo quando il nostro cuore è pieno la nostra bocca può traboccare.
Il primo modo, dunque, di far conoscere che siamo discepoli di Gesù è quello dell’amore reciproco.
Essere testimoni di Cristo nel mondo diventa praticabile nella misura in cui in ciascuno crescono non solo l’affidamento a Dio e la coerenza nella sequela di Gesù, ma soprattutto un vero amore per l’umanità intera e una passione sincera e intensa per il bene di tutta la terra. Dentro le sfide contemporanee il cristiano che si fa testimone è colui che, nell’umiltà e nella semplicità, torna all’essenziale: l’essenziale del cuore e dello stile, dei contenuti e della forma. Questo essenziale è Gesù Cristo.

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