il termine "combattente" richiama sempre i termini "forza militare", "violenza", "scontro" tra contendenti. Non penso che Massimo intenda questo, ma, purtroppo, tale associazione di termini va spesso di pari passo con comportamenti in cui ognuno mette in campo la propria forza muscolare. Cristo con il suo esempio non ha messo in campo la potenza del Padre e ben poteva farlo. Ha dato l'esempio per la conversione degli uomini quando gli sarebbe stato più facile spazzare via in un colpo i suoi nemici. Suggerisco una interessante brano da "I Fratelli Karamazov" di Dostoevskij :http://www.filosofico.net/Antologia_file/AntologiaD/DOSTOEVSKIJ_ LA LEGGENDA DEL GRA.htm
Il dilemma tra scegliere la via della forza fisica, della potenza, come quella dei miracoli e la dolcezza di un bacio a chi ti accusa è tutt'oggi presente in noi

Condivido questa necessità di partire da sè stessi... ma poi bisogna provare a 'combattere' nel mondo. C'è bisogno di cristiani 'combattenti'.

Alcuni sostengono che il male va contrastato convertendolo al bene e credo questo sia un messaggio per ciascuno di noi perchè bene e male sono dentro ogni uomo (se qualcuno si ritiene solo bene alzi un dito). Dobbiamo per primi convertire al bene noi stessi, perchè il male non è solo attorno a noi, anche se è più facile vederlo sempre negli altri. Per cambiare la nostra città, il nostro quartiere dobbiamo iniziare quindi a cambiare noi per primi. Come? Un modello lo abbiamo, mettiamoci in cammino. Oggi più che mai c'è tanto bisogno di gente che "cammina" verso il bene, comportandosi per quello che dice di essere, secondo quello in cui dice di credere.