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briciola 06-11-2011 |
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06-11-2011 |
OMELIA 6 NOVEMBRE (32 TOA)
*“Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo.” Con questa immagine densa di significati e anche di ricordi per molti, inizia il vangelo di oggi.
Muoversi per andare ad incontrare lo sposo, il desiderato per eccellenza, è l'immagineche richiama il movimento cosmico verso Dio, ‘fonte e culmine’ di ogni cosa. Anche noi siamo in un'attesa e anche in un ‘movimento verso’ Colui che è al centro del nostro cuore. Questo movimento è cosmico e accade anche se noi non ce ne accorgiamo, ma a volte affiora alla nostra coscienza.
Le tre letture in fondo ci mostrano in modi diversi questo movimento e anche il volto di Colui che il nostro cuore ama e desidera.
- la prima lettura ci mostra la ricerca della sapienza. Essa è l'arte del vivere bene, è il senso dell’ esistere; ma non è solo una disciplina o una filosofia. Nelle Sacre Scritture la sapienza viene personificata e sembra acquistare un volto di carne. Spesso oggi molti realizzano tale ricerca nell’ascolto della Parola di Dio e più in specifico nella meditazione del Vangelo. Lì possiamo incontrare la voce e intravedere il volto di Dio.
- il vangelo ci ha presentato Dio come uno sposo, ovvero come un amico interiore, un compagno intimo che nell’esperienza spirituale della preghiera spesso viene sentito, incontrato, amato.
- la seconda lettura ci mostra l’attesa dell’ incontro finale, quando : “il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba di Dio ,discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi, che viviamo e che saremo ancora in vita, verremo rapiti insieme con loro nelle nubi, per andare incontro al Signore in alto, e così per sempre saremo con il Signore. “(1 Tess 4,13-18)
La caratteristica dei primi cristiani, in merito a quest’ultimo incontro, era che esso veniva talmente atteso dapensarlo imminente, contemporaneo. Noi oggi, pensando alla fine di questa porzione di vita materiale terrena, vogliamo invece allontanare l’incontro finale col Signore! ma essi lo desideravano per il presente!
*Su questi ultimi pensieri vogliamo fare un'altra considerazione leggendo la ‘verginità’ delle 10 giovani ragazze, come un valore spirituale. Esiste infatti una verginità per il Regno, quella per essere ‘col Signore con cuore indiviso’. Essa è una scelta volontaria ed è un carisma, cioè un dono che Dioda a qualcuno per essere un segno per tutti.
Il carisma della verginità consacrata è quello di tenere desta per tutti questa tensione alla ricerca di Dio come centro del cuore umano e compimento di tutti i desideri e di far si che l'uomo non si fermi alle bellezze fugaci di questo mondo, ma punti sempre all'incontro finale ed eterno con il suo Sposo Divino.
Ci sono delle conseguenze attuali: i consacrati, imprimono a tutte le attività una tensione al futuro, nella purificazione con la penitenza, ma anche con un rinnovamento profetico, che guarda i segni dei tempi evuole mirare, non solo a promuovere attività e strutture, o a ripetere quel che si è sempre fatto, ma punta a ‘fare tutto per il Signore’ in una fedeltà sempre rinnovata alla sua volontà.
La testimonianza dei consacrati è importante e spesso non ne cogliamo la portata. Ci accorgiamo di essa quando ci viene tolta la suora dalla parrocchia, ma forse non preghiamo abbastanza perchè questo carisma non manchi nelle nostre comunità. Esso si manifesta in molte forme, dalla consacrazione nella laicità, alla vita religiosa, attiva e contemplativa, fino alla consacrazione missionaria. Preghiamo perchè il Signore susciti vocazioni di speciale consacrazione, anche nella nostra parrocchia.
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