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briciola 07-11-2011 PDF Stampa
07-11-2011
IL DONO DELLA FEDE
"Accresci in noi la fede" è l'invocazione che troviamo nel Vangelo di oggi. Ma cosa è la fede? Una semplice virtù umana, che cresce per il nostro impegno? O non piuttosto, come dice la teologia, un dono che viene dall'alto?
"La fede è fondamento (o anticipazione, substantia) delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono" (Ebr 11,1). Circa l'idea di 'substantia' riportiamo un piccolo commento di papa Bendetto: "La fede non è soltanto un personale protendersi verso le cose che devono venire ma sono ancora totalmente assenti; essa ci dà qualcosa. Ci dà già ora qualcosa della realtà attesa, e questa realtà presente costituisce per noi una « prova » delle cose che ancora non si vedono. Essa attira dentro il presente il futuro, così che quest'ultimo non è più il puro « non-ancora ». Il fatto che questo futuro esista, cambia il presente; il presente viene toccato dalla realtà futura, e così le cose future si riversano in quelle presenti e le presenti in quelle future."
Questo 'qualcosa' che si genera in noi per la fede è essenzialmente un dono che proviene da fuori. Un dono dall'Alto da continuare ad invocare.
 Commenti (1)Add Comment
...
Scritto da .a......., 07 novembre 2011, 09:01


Stare là davanti a Te, o Signore, e basta.

Chiudere gli occhi del mio corpo.
Chiudere gli occhi della mia anima.
E restare immobile, silenzioso.
Espormi a Te che sei presente, esposto a me.
Essere presente a te.
Accetto di non sentir nulla, Signore,
di non veder nulla,
di non udire nulla,
Vuoto di ogni idea, di ogni immagine,
Nella notte.
Eccomi semplicemente
Per incontrarti senza ostacolo.
Nel silenzio della Fede.
Nella fiducia totale in te.
Davanti a te, o Signore.
Ma, o Signore, non sono solo,
non posso più essere solo.
Sono moltitudine, o Signore.
Perché gli uomini mi abitano.
Li ho incontrati, sono penetrati in me,
vi si sono sistemati,
mi hanno tormentato,
mi hanno preoccupato,
mi hanno divorato,
E li ho lasciati, o Signore,
perché si nutrano e si riposino.
Te li conduco anche, presentandomi a te.
Te li espongo esponendomi a Te.
Eccomi.
Eccoli.
Davanti a Te, o Signore.

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