08-11-2011 |
LA DIGNITÀ DEL MORIRE
"Dio ha creato l’uomo per l'incorruttibilità,
lo ha fatto immagine della proprianatura." (Sap2,23).
La riflessione del libro della Sapienza ci porta a guardare al senso della vita che è per l'immortalità. L'istinto umano all'immortalità è segno della figliolanza con il Dio eterno. Ma la morte resta il passaggio obbligato e il compimento della vita sarà oltre la morte. Contro le tendenze a spettacolarizzare la morte (cfr il gusto degli incidenti nelle gare sportive) o il suo nascondimento o reclusione nel privato, i cristiani insieme 'celebrano' le esequie del defunto. È come il 'guardare in faccia' la morte e accompagnare il passaggio umano all'incontro col Padre Eterno. Così si può vivere dignitosamente anche il momento del decesso e del distacco. Ciascuno di noi è aiutato, dalla luce della fede, a guardare lala vita (personale e collettiva) in un’ottica più ampia. Concoraggio e rispetto ci accostiamo ai corpi inanimati dei nostri cari, scorgendo in loro l'anima che vuole vivere in Dio. Preghiamo perchè accada quell'incontro. Attendiamo insieme il giorno del giudizio e della risurrezione dei corpi. Come hai vissuto i momenti di 'passaggio' di qualche tuo conoscente?
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LEZIONI DI VITA
Soltanto dopo essere scesi negli abissi del dolore
riusciamo a comprendere la complessità
che essere umani comporta, a provare compassione per tutte le altre
creature viventi che soffrono, a rendere onore al
coraggio... e a donare comprensione,
gentilezza e compagnia a coloro
i quali ne hanno bisogno.
PAM BROWN (1928)
Molti dei miei pazienti affetti da AIDS scoprivano che l'ultimo anno della loro vita era di gran lunga il migliore.
Molti sostenevano che non avrebbero mai scambiato l'intensità di quell'ultimo anno con un corpo più sano. E' triste, ma è solo quando accade una tragedia che molti di noi iniziano a curarsi degli aspetti più profondi della vita.
ELISABETH KUBLER-ROSS, SOUL GIFTS IN DISGUISE
Dove c'è dolore, dove c'è sofferenza,
dove c'è paura:
là è dove nasce e fiorisce
la tenera benevolenza.
PAM BROWN (1928)