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La preghiera fatta assieme è un momento prezioso per rendere ancora più salda la vita familiare, l’amicizia! - Papa Francesco
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briciola 20 -11-2011 PDF Stampa
20-11-2011
SAREMO GIUDICATI SULL' AMORE (Omelia)
* La scena del Vangelo si apre con l’atto di un importante personaggio che si mette a separare le proprie pecore. Ma il discorso si fonde con immagini dell’ Antico testamento le quali ci rivelano che quel personaggio è Dio nell’ ultimo giorno della storia umana. L’atto che compie è quello che noi chiamiamo ‘il giudizio universale’. La scena ci incuriosisce, ci interessa, forse ci spaventa come ogni ‘giudizio’. Cerchiamo però di cogliere altri particolari di quel racconto. Intanto diciamo che c’è il giudizio negativo , ma anche quello positivo: la premiazione.

            *La scena avviene ‘sul trono della sua gloria’. Cosa significa? La gloria di Dio non è la sua esaltazione sopra gli altri, la sua vittoria sugli sconfitti. La gloria di Dio è la sua stess essenza, forse un po’ come il suo profumo che l’avvolge. Questa gloria è descritta da Giovanni Evangelista quando dice: ‘Dio è Amore’. I tratti dell’amore di Dio verso quelle pecorelle che andrà a separare sono descritti nella prima lettura: “sono andato in cerca della pecora perduta, ho guarito la ferita, ho curato anche quella forte, ho radunato il gregge,  l’ho portatoal pascolo e l’ho fatto riposare”.Tant’è che noi pecorelle, nel salmo, abbiamo detto: ‘il Signore è il mio pastore, non manco di nulla’. Sappiamoanche che l’amore di Dio si è manifestato in Cristo come redenzione, cioè liberazione dal male e dal peccato. Dio è anche amore misericordioso.

            Chissà voi famiglie, qui riunite a celebrare giubilei importanti della vostra vita quante fotografie di momenti belli avete nei vostri album. Quanti momenti che ci dicono di quell’amore divino che ci ha accompagnati. Credo che  facciamo bene a non dimenticare que imomenti.

            *Continuiamo nella scena: Dio raduna tutti i popoli, di tutti i tempi. Il giudizio universale avverrà alla fine del tempo, ma in quel giorno sarà giudicata la storia. Verranno ricordati gli atti di puro egoismo, ma verranno ricordate anche le buone azioni. Dio non dimentica, ma possiamo stare tranquilli, Dio conosce tutto di noi. Questo raduno però mette in un certo senso tutti gli uomini davanti alla propria coscienza. Ciò che viene valutato non riguarda tanto qualità esteriori delle persone, ma il confronto con ciò che abbiamo di più profondo e vero nella nostra coscienza e nel nostro cuore. Ricordiamo ciò che dice il Concilio Vaticano II nella Lumen Gentium,  a proposito della salvezza finale. Si salveranno coloro che hanno aderito aCristo vivendo coerentemente come lui ma anche coloro, di religioni o filosofie diverse, avranno seguito fino in fondo i dettami della propria coscienza formata.

            Il cammino per vivere in fedeltà al nostro credo e alla nostra coscienza formata dura tutta la vita. Possono esserci stati errori, ma ci può essere sempre un riscatto, fino alla fine. La coerenza non si misura sulla quantità di cosef atte, ma su una fedeltà mantenuta, perduta e ricominciata sempre.

            *Infine ecco il giudizio descritto come separazione. Da una parte si dice‘venite, benedetti, ricevete in eredità il regno’, dall’ altra ‘ Via,maledetti, lontano da me’. Non possiamo dimenticare queste parole. Ma vogliamor icordare quanto disse Giovanni della Croce: ‘alla sera della vita saremo giudicati sull’amore’. La separazione viene misurata sulla carità vissuta. Abbiamo ascoltato un lungo elenco di opere dicarità verso vari bisognosi. Ma la motivazione che ci guida è che l’altro, che è  nel bisogno, si svela essere Dio stesso. Ecco allora ancor di puù l’importanza di prendersene cura. Tant ipossono essere i bisogni del corpo o le nostre esigenze di socialità o anche dello spirito come figli di Dio. Aiutiamoci a vicenda.

            La famiglia è un modello di amore che si prende cura dei piccoli, dei giovani che vogliono crescere, ma anche degli anziani e dei malati, dello sviluppo della vita e della società. Gli sposi nella famiglia sono i due pilastri e vorrei dire che rimangono tali, anche se si allontanano tra d iloro. Ci possono esser gesti significativi di amore e di cura dei figli anche tra chi è passato per il dramma della separazione.

            Mal a famiglia non è l’unica forma di amore. Domani sarà la giornata della vita consacrata. Ci sono persone che sentono di volere amare alla maniera di Dio.Che vogliono  farsi carico di tutto il gregge di Dio. Che non vogliono sia dimenticatp nessuno e in particolar modo i più sfortunati, infelici e abbandonati. Così la via della consacrazione è un modo alto e pienamente umano di realizzarsi nell’amore.

            Oggi, oltre a ringraziare tutte le famiglie per il bene che hanno fatto,ringraziamo anche tutti coloro che si sono consacrati a Dio e, magari con una scelta segreta nel loro cuore, hanno deciso di amare alla maniera di Cristo Re dell’ Universo.

 Commenti (1)Add Comment
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Scritto da chicco di grano, 21 novembre 2011, 16:30


Maria, Madre della Chiesa,
affido a te tutta la vita consacrata,
affinché tu le ottenga la pienezza della luce divina:
viva nell’ascolto della Parola di Dio,
nell’umiltà della sequela di Gesù tuo Figlio e nostro Signore,
nell’accoglienza della visita dello Spirito Santo,
nella gioia quotidiana del magnificat,
perché la Chiesa sia edificata dalla santità di vita
di questi tuoi figli e figlie,
nel comandamento dell’amore. Amen

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