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briciola 27 -11-2011 PDF Stampa
27-11-2011
SE TU SQUARCIASSI I CIELI E SCENDESSI (OMELIA)

CON IL PROFETA ISAIA

Possiamo dire che le letture ci pongono davanti due immagini tra loro estreme: il profeta e il servo che rischia di addormentarsi. Mettiamo in cammino col profeta!

L’avvento quest’anno inizia con le parole del profeta Isaia che dice, rivolto a Dio: ‘ Se tu squarciassi i cieli e scendessi’ (cfr Is 63)

L’avvento comincia con la parola di un profeta, perchè l’avvento è innanzitutto il tempo dei profeti, di coloro che sanno guardare avanti, in alto, che, come dicono i giovani, ‘sono avanti’. Nei tempi di confusione e di oscurità c’è bisogno di profeti.

Isaia,nel suo tempo storico, tempo dell’ attesa del Messia, ma anche tempo in cui,come egli dice, ‘siamo diventati tutti come cosa impura’… ‘tutti siamo come foglie secche’ … ‘per le nostre iniquità siamo sballotati dal vento come foglie morte’. Egli in questo momento del suo popolo, eleva questa richiesta: ‘ se tu s uarciassi i cieli e scendessi’.

Proviamoad entrare in questa preghiera di Isaia in questo tempo dell’avvento.

MA NOI LO ASPETTIAMO?

La prima cosa che ci chiediamo è se noi eleveremmo la stessa preghiera. Ma diciamocelo, ci interessa che Lui venga? vogliamo che squarci i cieli del grigiore, del bianco che sa di vuoto e scenda? Scenda poi in modo che possiamo toccarlo concretamente?

Chiediamoci:il nostro mondo chiama Dio? Lasciamo stare per un momento tutto quello che sa di messaggio pubblicitario (anche Dio fa mercato),  di artistico (le cose belle del passato), di ‘attività fatte in nome del Signore” (ma sono fatte veramente per Lui o per noi stessi?). Che posto ha Dio nel nostro cuore e di conseguenza nel nostro mondo?

Non diamolo per scontato. Ecco alcune considerazioni di autori moderni

*“Dio,invece di essere negato, tende ad essere sconosciuto” (Convegno su Dio a Roma nel 2010)

Vuole dire che tutti oggi si dicono credenti, ma sembra che si fermino a questa affermazione, senza approfondirla e senza arrivare a delle  conseguenze pratiche.

Dovremmo chiederci:‘chi sei Dio? ti voglio conoscere! Dove sei? Perchè non fare nostre le parole di sant’ Anselmo: Insegnami a cercarti e a mostrarti a me che ti cerco. Io non posso cercarti se tu non m'insegni, né trovarti se tu non ti mostri. Che io ti cerchi desiderandoti, che ti desideri cercandoti, che ti trovi amandoti, e che ti ami trovandoti.

*“ Scrolliamoci di dosso la fede abitudinaria” è un’appello di papa Benedetto nel suo recente viaggio in Germania. E’ il rischio di una fede che vive di ‘tradizioni’ che,poi fa rima con ‘ripetizioni’. E’ fare le cose perchè si sono sempre fatte. Rifarle così, a memoria.

Ma Dio non ci parla forse? Non vuole dirci qualcosa che vale per noi oggi e non valeva ieri. Che vale per me e non per te? Dov’è questa novità di Dio oggi pe rla mia vita e per quella di chi mi è accanto?

Si abbiamo bisogno di Lui , ma poi ne traiamo delle conseguenze per una vita nuova in noi e attorno a noi? Cosa serve invocarlo se poi tutto continua come prima? Cos’è questo avvento se è solo la riedizione di quello passato con qualche capo d’abbigliamento’  nuovo nelle vetrine?

Celebrare l’avvento è allora essere disponibili ad ascoltare una voce che è per me,oggi, qui e ora.

*“ Un mondo secolarizzato” E’l’analisi di diversi sociologi, che purtroppo parlano del mondo giovanile, come‘ la prima generazione senza Dio’. Ma, diciamo, vanno pure in chiesa, oppure hanno tanti crocifissi e medagliette! Eppure ciò che si rileva è che queste cose valgono per alcuni momenti e basta, tanto fumo e poco arrosto. Soprattutto ci sarebbe da scoprire se quella che chiamiamo fede è qualcosa che crea mentalità a favore della vita, modi di vivere in fraternità, scelte anche controcorrente di denuncia delle ingiustizie. Facciamo nostra la frase di Pascal che diceva: ‘ Più che vivere come se Dio non ci fosse, quanto sarebbe più bello vivere come se Dio ci fosse?.Cioè quante proposte di vita bella possono venire da una fede che mi chiede di seguire le orme di Dio.

UNA NOSTALGIA: RITORNA (Sal79)

Forsele parole di oggi possono essere suonate come pessimiste, ma avevano lo scopo di metterci un po’ in discussione e risvegliare un qualcosa che si profila all’orizzonte e che ancora non possediamo. Isaia , nel suo appello ‘ se tu squarciassi i cieli e scendessi’ , con il testo che gli fa da eco nel salmo ‘ Signore ritorna’ ci presenta una santa nostalgia.

Dio,il Dio che i nostri padri hanno conosciuto per le sue gesta di liberazione, conle sue parole di libertà e vita è ora nascosto. Ma noi ne sentiamo ancora il profumo, ne abbiamo il ricordo.

Le nostre parole , le nostre preghiere siano vere, diciamole col cuore vivo e non solo con la bocca: ‘ Signore se tu squarciassi i cieli e scendessi nella miavita, nella mia mente, nelle mie azioni, per rinnovarle, liberarle, guarirle,santificarle” . Signore ritorna!
 Commenti (2)Add Comment
...
Scritto da davide, 27 novembre 2011, 14:06
Vieni Gesù, rendici semplici come pastori,
disponibili alla ricerca di te.
Donaci capacità di meraviglia
nel vederti presente nelle piccole cose:
quotidiani incontri, umili esperienze.

Nel nostro cammino
vienici incontro, Signore!

Vieni Gesù, donaci la disponibilità di Maria,
donna ricca di fede, che accoglie la Parola
e la dona con amore totale.
Il vuoto della sua povertà
è riempito dal dono più grande.
Madre della vita,
aiutaci a ricevere nel cuore il Dio della vita

Nel nostro cammino
vienici incontro, Signore!

Vieni Gesù, donaci la fede forte di Giuseppe, uomo giusto.
Nella sua vita, nei programmi futuri,
ha saputo scoprire il tuo progetto d'amore.
Con generosità ha risposto.
Vieni, Signore!
Donaci la fede di Maria e di Giuseppe!........
...
Scritto da chicco di grano, 27 novembre 2011, 13:55
Gesù, ti sto aspettando,
voglio dirti di non tardare.
Ti sto aspettando, tu mi vieni a cercare.
Ti aspettano i bambini che hanno fame,
porta loro il pane.
Ti aspettano le persone che soffrono,
porta loro la cura, stringi la loro mano.
Gesù ti sto aspettando,
voglio dirti di non tardare.
Ti sto aspettando, tu mi vieni a cercare.
Ti aspettano i bambini che hanno già tutto,
porta loro un desiderio in fondo al cuore:
aiutali ad accoglierti, con amore.
Ti aspettano e vegliano
le famiglie unite e quelle divise,
semina in tutte la concordia, la pace, la serenità.
Aiutami a vegliare!


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