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briciola 11-12-2011 PDF Stampa
11-12-2011

Omelia

            Siate sempre lieti” ci dice oggi san Paolo. Siamo a metà del cammino dell’avvento è la liturgia ci vuole ‘scuotere’con queste parole. Si, in un certo senso non ci vuole solo consolare, ma veramente scuotere. Si, dovete essere nella gioia. La gioia non è facoltativa per il cristiano. Siate gioiosi! Ma perchè? Certamente questa ‘sveglia’liturgicamente si pone per la vicinanza del Natale, Ma andiamo a cogliere anche dalle altre letture i motivi di questa gioia e anche lo stile di questa gioia,che non ha nulla a che vedere con lo stordimento o con le ubriacature o la frenesia (quelle sono gioie troppo facili! sono capaci tutti!) Andiamo a vivere il vero spirito della gioia.

            Se il Vangelo ci parla di Giovanni Battista come testimone, lui, che aveva gioito nel grembo  di Elisabetta, andiamoa scovare i vari testimoni di gioia nelle letture di oggi.

 

MARIA TESTIMONE

            “L’animamia magnifica il Signore il mio spirito esulta in Dio mio salvatore” canta la piccola Maria. Lei è la prima testimone che vogliamo incontrare. Lei canta e la chiesa oggi canta fisicamente il suo canto , con il Magnificat. Cantare è segno di gioia. Ma da dove ha origine questa gioia? Maria ci dice che tutto si gioica sul quel: ‘ IN DIO MIO SALVATORE’. La gioia nasce dall’essere in Dio. Quale esperienza di Dio ha fatto lei esistenzialmente?

- Nel magnificat si dice che ‘Dio ha guardato la piccolezza della sua serva’, ma per farne ‘grandi cose cose’. Dio ha realizzato un rovesciamento. Maria, dall’annunciazione, si è sentita scelta, benedetta, santificata, inviata…

            -Ancora ella medita la storia del suo popolo e scopre che ‘di generazione in generazione è grande la sua misericordia’. Ecco Dio si è rivelato sempre ricco di misericordia e continuamente fedele.

            PapaBenedetto nella lettera Spe Salvi dice che l’uomo non è slavato dalla  tecnologia o dalla scienza, perchè l’uomo è fatto per vivere nella relazione con un altro. Egli è salvato dall’amore. Ma il nostro amore umano è fragile,discontinuo, imperfetto. In ultimo è lo stare davanti all’amore di Dio,rivelato in Gesù per lo Spirito Santo, quel Dio che è l’eterno, l’assoluto,Colui che è fedele: ecco lì l’uomo trova in ultimo la radice dell’amore fedele ed eterno, che lo salva.

 

LA TESTIMONIANZA DELLA CHIESA

            In fondo al Magnificat Maria annuncia un nuovo motivo di gioia: “ Ha ricolmato di beni i poveri” . Questo ci apre anche alla testimonianza di un altro personaggio: Isaia che nella prima lettura ha indicato i segni dell’avvento messianico e quindi i motivi della gioia di oggi. La gioia che viene da Dio è là dove si vive: ‘un annuncio pieno di speranza per i miseri, dove si consolano i cuori affranti, dove si liberano i prigionieri, dove si porta la grazia d Dio’.

            Noi allora in ultimo vogliamo cogliere come la chiesa di Cristo ha colto da subito e per un appello ad essere testimone in questo senso. Infiniti sono i testimoni della carità in tutte le epoche della storia cristiana, ma al di là di citarne uno, è il constatare che tutta la vita della chiesa è mossa da questo anelito:testimoniare l’amore di Dio che salva attraverso un annuncio, la consolazione, l’opera educativa, e l’effusione della grazia che viene dall’ alto”. Non c’è un atto esemplare di un santo, perchè ogni epoca ha le sue nuove necessità d icarità. Non c’è un eroe o uno migliore tra gl altri. Ciascuno ha voluto dare la sua risposta ai bisogni del suo tempo. Così oggi non dovremmo ripetere quello che hanno fatto altri, ma lasciarci interpellare dai bisogni attuali. Forse non sono più tanto i bisogni del corpo, ma sono i bisogni di una socialità accogliente o anche di una difesa dell’essere umano, della costituzione dell’essere stesso dell’ uomo. Comunque quello che importa è cogliere il segno del corpo mistico di Cristo che è la chiesa che ha sempre continuato , in iinfinte opere a testimoniare l’amore di Dio. Ha detto qualcuno: ‘lo sono stato con le sue meritevoli assistenze, in estate chiude per andare in vacanza, la Chiesa resta aperta”. Questa è l’altra testimonianza che vogliamo cogliere. La Chiesa è da credere lo è nel suo vivere la carità per realizzare la liberazionedell’uomo. 

            Ecco qui il secondo motivo che ci da la liturgia perchè noi veramente possiamo essere nella gioia e assaporare il Natale. Fratelli e sorelle la venuta di Dio in mezzo gener iin noi la gioia e questa gioia si diffonda dappertutto. Siate sempre lieti!

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