OMELIA EPIFANIA 2012 - GESU’ E’ PER TUTTI
La festa odierna vuole mostrare la portata universale della venuta di Gesù di Nazareth.
Gesù non è venuto solo per qualcuno di privilegiato, ma vuole esser una proposta per ciascuno. Anche per chi non lo sta cercando.
E prima di dire : ‘ io ti giudico’ egli dice ‘io voglio salvarti’.
I magi possono essere il simbolo di questa umanità lontana che si muove verso Cristo e alla fine lo adora e gli fa offerte significative.
Ma anche nelle altre letture emerge l’accento universale della venuta di Cristo:
*egli è luce per le genti (prima lettura)
*il Mistero è che tutti sono chiamati ad una comune eredità e sono destinatatidi una promessa da parte di Dio.
Quali consguenze emergono da questa ‘buona notizia.
ANNUNCIARE GESU’ SALVATORE
Occorrequalcuno che si faccia annunciatore del Verbo Incarnato. Occorre chi faccia dastella.
Annunciare non vuol dire imporre, ma proporre argomentando.
In un certo senso occorre far emergere se Gesù offre un di più a tutte le propostedi salvezza che abbiamo davanti: dalla sicurezza dei beni materiali al denaro,dall’avere doti spiccate per il successo all’avere buone filosofie di vita.
Gesù è di più? In che senso è luce? in che senso ci rende eredi? qual’è la suapromessa?
LA TESTIMONIANZA DI CONVERSIONE DI PAOLOBROSIO
Unavita piena di successi poi due grandi ‘mazzate’: la morte del padre e laseparazione dalla moglie. Da qui il lasciarsi andare in un mondo di vizi.
“Sì, accusavo un grande vuoto, sempre piùgrande. Io sono andato in crisi su tutto. Quell’abbandono mi ha spaccato ilcuore. Oggi però ho capito che proprio da quella mia disperazione sonosbocciate sulle mia labbra quelle parole che mi hanno salvato: Ave Mariagridate nel pianto.
qSì, mi è venuto naturale cercare la sua protezione perchédi Gesù, di Dio avevo timore, invece sentivo lei come una mamma buona. La suanatura umana la sentiamo più vicina a noi, alle nostre sofferenze. Lei ha unapena infinita per chi soffre.
Hoprovato un’esperienza fortissima della presenza della Madonna. Una pace, unsilenzio, una gioia… Insomma non ci sono parole umane per una cosa tantosconvolgente.
Poi mi sonotrovato davanti al crocifisso di bronzo che sta dietro la chiesina, davanti aquelle gocce d’acqua, quelle lacrime, che inspiegabilmente scendono da Lui, hoabbracciato le gambe di Gesù e piangendo non l’ho più mollato. Io mi eroaffidato a Maria e lei mi ha portato a stringermi a suo Figlio. E lì ho trovatola pace”.
La stella per Paolo Brosio è stata la Madonna. Possiamo esser anche noi queste stelle, soprattutto testimoniando la gioia e la pace che ci vengono da Gesù quando siamo con Lui.
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Grazie