28-02-2012 |
OMELIA: LA TENTAZIONE DELL’INDIVIDUALISMO
Il racconto di Gesù nel deserto dice di Cristo, figlio di Dio, vittima anch’egli, come noi, delle tentazioni.
Qual è la tentazione più subdola che oggi dobbiamo cogliere? Senza voler restringere tutto il campo dell’analisi, potrei dire: l’individualismo.
Esso si presenta come l’usare il singolo come criterio di valutazione di tutto e ancor di più: usare me stesso come criterio di misurazione di tutto.
- Ne deriva che è vero ciò che capisco io, nella MIA intelligenza
- Le leggi vanno fatte a tutela dei MIEI diritti
- E’ cosa buona ciò che DECIDO IO
- La felicità si riassume in ciò che MI FA STARE BENE
A ‘pelle’ direi che in questa ‘mia casa d’oro’ alla fine c’è anche tanta tristezza, tanta solitudine. Ma è una solitudine voluta e perseguita, se io voglio usare sempre il criterio dell’individualismo!
Potremmo rappresentare la tentazione dell’individualismo come un ramo secco nel deserto.
Invece sappiamo che per noi c’è qualcosa di più: LA FRATELLANZA
La possiamo ricavare dal racconto di Genesi, nell’esperienza di Noè che si fa carico delle coppie di animali e di una famiglia umana, per salvarla dalle acque. Ce lo dice il segno dell’arcobaleno che diventa come la firma di Dio su di un trattato per la vita universale, di tutti. Ce lo dice la seconda lettura dove si parla, oltre che di Noè, anche del battesimo, sacramento che ci ha unito in fraternità spirituale attraverso Cristo.
La fratellanza è un criterio nuovo che ci porta a cogliere dei beni più grandi:
- una verità conosciuta con le nostre intelligenze messe assieme, noi e Dio
- un bene che è perseguito con un obbedienza comune a dei valori condivisi
- la difesa dei diritti universali
- una felicità che sarà piena nella comunione di vita con Dio e con gli altri.
IN QUESTA QUARESIMA POSSIAMO VIVERE LA FRATELLANZA. COME?
- Nello spirito della solidarietà: che comincia con il fare attenzione al nostro vicino. Interessarci di lui.
- Nella disponibilità a gestire il dibattito pubblico-politico orientati al bene comune e non solo al mio interesse.
- Facendo gesti di carità. In particolar modo in questa quaresima raccoglieremo per finanziare una borsa lavoro per giovani disoccupati.
Ciascuno aderisca al disegno di Dio, per vivere fratellanza, compiendo gesti di carità-solidarietà.
Vedremo se i nostri rami secchi nel deserto, domenica dopo domenica fioriranno in un bellissimo giardino.
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Abbiamo bisogno del tuo aiuto, di riscoprire la tua Tenerezza.
Ricordiamoci che anche la sconfitta fa parte del miracolo.
Sarebbe bello vivere d'amicizia e morire d'amore.