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11-06-2012 |
Nilde Guerra nasce a S. Potito di Lugo il 29 gennaio 1922. Ultima di 4 figli soffrì spesso fin dalla giovinezza di malattie bronco polmonari.
Fin da bambina fu devota dell’eucaristia.
Sentì presto la chiamata alla vita religiosa ma data l’opposizione paterna continuò ad aiutare la mamma nei lavori casalinghi e con vigore anche nell’Azione Cattolica.
A 21 anni, migliorata di salute entrò nella Congregazione delle ancelle del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante di Lugo. Fu di esempio per tutte nell’impegno e sempre la prima a presentarsi. Purtroppo a causa della ripresa della malattia fu costretta dai medici a rientrare in famiglia. Continuò nella sua vita di attività parrocchiale preparando specialmente i bambini della prima comunione e della cresima. Ritornata dallo sfollamento della guerra si diede all’opera di evangelizzazione e sentì il bisogno di offrirsi al Signore per riparare con la sua sofferenza e con la sua vita al peccato e al male che si spargeva contro il Papa e la Chiesa. Ottenne dal suo direttore spirituale Don Parmegiani il permesso di offrirsi come vittima di espiazione.
Nel gennaio del 1949 l’aggravarsi della malattia la costrinse al ricovero in ospedale al S.Orsola di Bologna dove nonostante la sofferenza fu un esempio di amore gioioso per tutti i medici e le persone che la incontrarono. Spirò il mattino del 19 Maggio 1949 dopo aver ricevuto la S.Comunione poco prima di entrare in sala operatoria. Una morte improvvisa e inspiegabile rivelò poi il chirurgo, ma per chi ha fede, da ricercarsi sicuramente nel voto di vittima di espiazione che Nilde aveva pronunciato l’8 Dicembre 1947.
Preghiera:
O Dio, che ti compiaci di stabilire la tua dimora in chi ti serve con cuore semplice e puro, per intercessione della Ven. Nilde vergine, fa che viviamo con purità evangelica per averti sempre ospite in noi, tempio vivo della tua gloria. Per Cristo nostro Signore.
Diocesi di
Faenza – Modigliana:
Germogli di Santità
della nostra terra
Cleonilde (Nilde) Guerra
Se questa ragazza è diventata
santa, perché non posso
diventarlo anch’io?
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Vivere la fede 
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