La Parola di Dio di oggi ci presenta tre ‘momenti’
fondamentali dell’azione di Dio verso di noi. Egli prima di tutto ci chiama,
poi ci convoca, poi ci invia in missione. Diciamo subito che il vivere da
cristiani significa rispondere di ‘si’ a tutti e tre i momenti: quello della
chiamata, quello della convocazione e quello della missione.
* Nella prima lettura abbiamo ascoltato la chiamata di Amos,
un mandriano della giudea, che pur nella sua semplicità viene chiamato da Dio.
Come Amos anche noi siamo chiamati dal Signore. Oggi, per venire qui, Dio ci ha
chiamato nel nostro spirito e noi gli abbiamo detto di SI e siamo stati bravi! Il
fatto di essere chiamati da Dio significa che ci conosce, che ci guarda, che ha
fiducia in noi, che ci vuole con sé. In una parola, qualcuno ha detto: ‘siamo
chiamati perchè siamo amati’. Ringraziamo Dio per il buon pensiero e sentimento
che ha verso di noi.
* Poi c’è un secondo momento: la convocazione. Dio ci vuole
insieme, come comunità. Come siamo riuniti adesso, qui, in assemblea a Messa, così
Egli vuole che viviamo da fratelli ovunque. Bianchi con neri, ma anche neri dei
vari paesi tra di loro e insieme anche quelli di lingue e tribù diverse. Dire
SI a Gesù è accettare l’altro come fratello. Così mercoledì 18 realizzeremo
alla sera una bella festa fra tutte le razze unite nel nome di Gesù. Siete
invitati per vivere da fratelli!
* Infine il terzo momento è la missione. Gesù, come i primi
discepoli, ci invia ancora, a due a due,
come suoi collaboratori nella missione. Egli ci da anche una grazia speciale
per lottare contro i demoni e il male,
per annunciare i suoi insegnamenti e per riuscire a stare accanto ai malati. Allora
noi diciamo di SI se annunciamo Gesù a
chi incontriamo: ai nostri amici che lo hanno dimenticato, alle persone di
un’altra nazionalità che magari non lo conoscono, ai bambini che vogliono
crescere da buoni cristiani. Facciamolo con le parole, ma anche con l’esempio
di vita, soprattutto con la vicinanza nel dolore, per combattere il male e
aprire alla salvezza che Cristo offre.
Viviamo allora da buoni cristiani dicendo,
contemporaneamente: si alla chiamata
personale, si alla comunità in fraternità, si alla missione di annuncio del
nome di Gesù.