24-07-2012 |
PASCOLI VERDI
Andando in montagna possiamo ammirare i pascoli verdi, dove mandrie di mucche pascolano beate con i loro campanoni sonanti. Il verde rilassa, esprime un senso di freschezza e di pace. Questa immagine ricorre più volte nelle Scritture per indicare un luogo di benessere cui vuole condurci Dio come buon pastore delle nostre persone.
Dove troviamo in concreto questo 'pascolo verde'?
Gesù ha detto: 'venite a me ... e io vi darà ristoro'. Quindi prima di tutto è nella relazione con Gesù che troviamo il riposo delle nostre anime. Questa relazione può passare anche per momenti aridi, come anche per momenti esaltanti. Va comunque coltivata nel tempo per diventare fruttuosa.
Altri pascoli ai quali Dio ci conduce sono quelli della fraternità nella Chiesa, sono quelli della preghiera, sono quelli del vivere nella carità con spirito si servizio. In generale anche il creato ci è stato dato come luogo in cui ritrovare ciò che è umano, seguendo la leggi scritte nella natura e di cui noi facciamo parte.
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“E noi tutti, contemplando a faccia scoperta come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella stessa
immagine di gloria in gloria, come per lo Spirito del Signore.”
(2 Corinzi 3:18).
Contemplare... significa guardare con attenzione, con meraviglia, ammirazione, riverenza. Quale persona o cosa possiamo noi guardare in questo modo? Anche la natura che ci regala degli spettacoli stupefacenti, non ci parla anch’essa di Colui che è più in alto di tutti? La tenerezza di un bambino, la delicatezza di un fiore di campo, il cielo che si tinge di svariati colori con diverse sfumature in un tramonto dorato, non ci parlano della gloria di Dio?
La gloria di Dio ci pervade quando contempliamo le bellezze del creato che ci sussurrano e ci fanno capire che la nostra contemplazione deve trasferirsi da loro al Creatore e Padre nostro. Contemplare il Padre, nell’amato Suo Figlio, donatoci per amore. Se siamo rapiti nella contemplazione Sua, anche gli altri attorno a noi se ne accorgeranno... e noi tutti a viso scoperto... contemplarLo... che significa?
Significa che dinanzi a Lui tutto il nostro essere viene trasfigurato alla luce della Sua presenza e della Sua gloria. Dobbiamo però andare al Signore, fiduciosi, mettendo da parte ogni nostra presunzione di conoscere Dio, noi stessi e gli altri, liberandoci di tutto quello che ci potrebbe dividere dalla Sua presenza, scoprendo il nostro vero essere, come guardandoci in uno specchio.
Allora perché andiamo a Dio, cercando di nasconderci, come fece Adamo quando si accorse di avere peccato? Dio sa come siamo fatti, e allora perché temiamo di mostrare il nostro vero essere davanti a Lui? Quando contempliamo la gloria di Dio, senza paura di
mostrarci a Lui, siamo trasformati nella Sua stessa immagine “di gloria in gloria, secondo che opera il Signore che è Spirito.”
Contempliamo la gloria di Dio, nello specchio della nostra vita, che è Gesù. Scopriremo allora veramente noi stessi, e diventeremo come Lui; non vedremo più le nostre brutture che si erano attaccate a noi, per effetto del peccato, ma scorgeremo la nostra immagine ricreata in Dio, la nostra immagine a somiglianza del Figlio di Dio.
( brano tratto dal libro Contemplando il Tuo volto)