21-09-2012 |
card MARTINI / 5
Teologo e biblista raffinato... Ma io ricordo la persona di fede, capace di provare meraviglia del mondo. Le persone soltanto pie e devote difficilmente prendono in considerazione l’ipotesi che Dio sia presente e operi nella storia. L’uomo di fede, e Martini lo era, ha l’occhio di chi sa vedere l’azione di Dio nel mondo.
Occorre capacità di discernimento. Occorre abbandonare ogni tentazione di presupposto interpretativo.
Discernere. Con fede, con acume. Se sei legato a presupposti interpretativi, non ci riuscirai mai. Martini invece si dimostrava sempre "all’altezza del gioco". Da quando cominciammo noi a studiare, la cultura è cambiata radicalmente. Ma lui si dimostrava sempre capace di discernimento. (p. Silvano Fausti, gesuita)
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