28-09-2012 |
SCOPRIRE IL TEMPO
" Dio ha fatto bella ogni cosa a suo tempo" (cfr Qo 3,1-11). Questa frase, nel contesto, si riferisce alla bellezza e alla bontà di ogni stagione e di ogni ora. Dovremmo quindi uscire da ogni rimpianto , da ogni nostalgia, che ci portino a ripiegarci sul passato e a sognare un impossibile ritorno indietro. Piuttosto, nella luce di Dio, noi scopriamo che c'è un bene nuovo e possibile per noi oggi, in ogni stagione, nelle primavere, nelle estati negli autunni e negli inverni della vita.
Voui farci dono della tua espereinza di vita buova nella stagione che stai vivendo adesso?
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Mi prendi la mano. Ma non perché ti porti da
qualche parte. Sono io che seguo te, sono io
che imparo da te.
Come te vorrei tornare a guardare, semplicemente
guardare, senza subito elaborare pensieri,
giudizi e conclusioni, come te a guardare
come sono liberi gli uccelli del cielo, come
crescono i fiori del campo.
Come te vorrei tornare a sentire, a toccare le
cose. I sensi sono per te la via più naturale
di accesso alla realtà. Ma i sensi sono anche
per me il modo migliore per
tornare a liberare la mente:
le più grandi intuizioni le
ho avute quando avevo i
sensi occupati e il pensiero
distratto.
Ti accarezzo. Mi stupisce il
fatto che ieri non c’eri e ora
ci sei. E in questo passaggio
ancora incompleto fra dentro
e fuori so che dipenderà
il tuo modo di essere realtà.
Bruno Bettelheim, celebre psicanalista dell'infanzia,
diceva che ciò che conta sono i primi
sette anni nella vita di una persona. Ne sono
convinto: se questo tuo graduale risveglio
alla vita sarà accompagnato da accoglienza,
tenerezza e amore, più facile per te sarà dare
tenerezza, dare accoglienza, dare amore....
Bambino,
riempio i miei occhi di te.
Voglio raccogliere la tua freschezza di sorgente,
i colori della tua alba, la scintilla del tuo
fuoco, l’energia del tuo essere qui, ora.
Ha scritto Novalis: “Un bambino è un amore
diventato visibile”.