Venerdì 10 maggio 2024
 
La preghiera fatta assieme è un momento prezioso per rendere ancora più salda la vita familiare, l’amicizia! - Papa Francesco
Home arrow Vivere la fede arrow PassaParola arrow briciola 07-10-2012
 
Home
Notizie
Documenti
Orario preghiere
 
Storia
Dove siamo
Foto
Cerca
Mappa del sito
Vivere la fede
Percorsi di parole
Siti consigliati
Link

 
briciola 07-10-2012 PDF Stampa
07-10-2012
L'UNITA' DEL MATRIMONIO (omelia)
* Il Vangelo di oggi ci parla di matrimonio. Dire matrimonio nella bibbia, significa dire  un’unione tra un uomo e una donna , con un patto ufficiale, pubblico, definitivo, sigillato dalla grazia di Dio. L’origine di questo realtà ci è raccontata già nel momento della creazione dell’uomo, con le parole di Dio: ‘ non è bene che l’uomo sia solo, gli voglio fare un aiuto che gli sia corrispondente…. Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola’.

 

Tutte le culture dell’uomo , di qualsiasi latitudine, tempo storico  e appartenenza religiosa, hanno conosciuto, promosso, celebrato, difeso la realtà del matrimonio.

* Le parole della Genesi vengono riprese e confermate da Gesù: “l’uomo non separi ciò che Dio ha congiunto’. Il matrimonio quindi significa un’unità particolare tra uomo e donna. Un’unità che è ‘alta’, ‘profonda’, ‘terrena’, “eterna”. “Alta” perchè prende somiglianza dall’unione di Dio Trinità. “ Profonda” perchè è un’unione che crea una comunione tale da essere sacra”. “Terrena” perchè si costruisce e si vive a partire dai gesti della tenerezza e dell’equilibrio umano, nel quotidiano. “Eterna” perchè è un’unione d’amore che avrà un seguito nella Comunione dei Santi nel Paradiso.

* Ora mi piace cantare l’unione matrimoniale con le parole del poeta di origine libanese Gibran: “

 

Voi siete nati insieme, e insieme starete per sempre.
Voi sarete insieme quando le bianche ali della morte disperderanno i vostri giorni.
Sì, insieme anche nella tacita memoria di Dio.
Ma vi siano spazi nella vostra unione,
e fate che i celesti venti danzino tra voi. Cantate e danzate e siate gioiosi insieme, ma che ognuno di voi resti solo,
così come le corde di un liuto son sole benchè vibrino della stessa musica.Datevi il cuore, ma l’uno non sia in custodia dell’altro.
Poichè solo la mano della Vita può contenere entrambi i cuori.
E restate uniti, benchè non troppo vicini insieme,
poichè le colonne del tempio restano tra loro distanti,
e la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro.

Kahlil Gibran

* Ci deve far riflettere che la narrazione sull’origine del matrimonio si trovi immediatamente dopo la creazione stessa dell’uomo e quindi della donna. Ciò rivela l’importanza della realtà matrimoniale innanzitutto per la persona stessa, per l’equilibrio interiore, fisico, psichico e affettivo e anche per la propria santificazione nell’amore. Il Concilio Vaticano II di cui ricorre tra breve il 50° dell’indizione, ha segnato una riscoperta: la via di santità possibile per ogni fedele battezzato. Di conseguenza, viene ribadito, che il matrimonio è via di santificazione. Ma oltre che per il benessere e la santificazione della persona , il matrimonio è ‘cellula viva’ del corpo sociale. Esso il matrimonio è l’elemento più idoneo e opportuno alla  vita, diventandone grembo, casa e scuola della vita. Grembo, perchè in esso si genera la vita. Casa perchè  in esso si sente il calore necessario ad un normale sviluppo affettivo . Scuola perchè in esso si trasmettono con sapienza gli elementi cognitivi e comportamentali per affrontare il futuro.

* Ma la domanda iniziale del vangelo, posta dai farisei a Gesù ci richiama immediatamente alla fatica del matrimonio, alle sue degenerazioni e possibili fallimenti. Quale soluzione alle crisi matrimoniali? Tema difficile, che la legislazione civile prova  a risolvere ammettendo, sempre più velocemente, separazioni e divorzi. Crisi che la Chiesa oggi cerca di prevenire con la formazione dei fidanzati, con la difesa, anche a livello civile, dell’istituzione matrimoniale come valore irrinunciabile e anche  infine con la verifica, eventuale, della nullità matrimoniale.

* Ma cosa fa Gesù oggi? Prende un bambino come modello e ci invita a guardare la vita e ad accogliere il regno presente, come un bambino, che immediatamente benedice. Gesù richiama ad alcuni elementi di base, che diventano anche ‘pietra solida’ su cui costruire il matrimonio. Il bambino è simbolo di fiducia. Questo elemento è essenziale anche nell’affrontare il matrimonio. Fiducia in sé, innanzitutto e nella vita che ha le sue potenzialità. Poi fiducia in Dio. Il bambino è anche conscio della sua piccolezza. Così dev’essere di ciascuno che si incammina nel matrimonio: non per bloccarsi, ma per instaurare una relazione di chiamata dell’altro, di richiesta di aiuto. Gesù infine benedice il bambino. Si tratta di invocare Dio , di metterlo con la celebrazione del sacramento, ai piedi e sopra la nostra unione umana. Un bambino sa che senza la benedizione di Dio nulla, o poco , è possibile! Cresciamo nello spirito dei bambini evangelici
 Commenti (0)Add Comment

 Scrivi un commento
quote
bold
italicize
underline
strike
url
image
quote
quote

security code
Trascrivi nello spazio sottostante i caratteri che appaiono nella riga qui sopra e procedi all’invio del commento, ma tieni presente che questo vuole essere uno spazio di confronto positivo, quindi eventuali messaggi con spirito polemico o contenenti offese, insulti o termini non consoni allo spirito del sito saranno rimossi.


busy
 
< Avanti   Indietro >
   
28_s.jpg
Gruppi parrocchiali
Azione Cattolica
Caritas
ANSPI
Gruppo Catechisti
Gruppo Cultura
Famiglie
Gruppo Liturgico
Scout
 
Calendario Pastorale
Fine Benedizioni 2024

Area riservata
Login


Logo chiesa
 
Sito realizzato con Joomla! - Copyright 2007-2024 Parrocchia San Savino Faenza