14-11-2012 |
CITTADINI
San
Paolo parla del cristiano, come cittadino, in questi termini: "Essere sottomessi alle autorità che
governano, obbedire, essere pronti per ogni opera buona; non parlare male di
nessuno, evitare le liti, essere mansueti, mostrando ogni mitezza verso
tutti gli uomini" (cfr Tt 3,1-2)
Ci stupiscoo questi
insegnamenti sul modo richiesta al cristiano di essre nella società.
Soprattutto colpisce la distanza dal senso comune di oggi di rapportarsi alla
collettività e anche ai governanti spesso poco credibili. Eppure una volta non
doveva essere molto diverso.
Rimangono quindi valide, per
noi cristiani del 3° millennio, le indicazioni di fondo indicate dalla Parola
di Dio e cioè di avere il senso dell' autorità legittima e di collaborare
attivamente per il bene dell'uomo, posto come valore centrale, in un'ottica di
società, quindi di bene comune.
Io provo a tradurre in termini più attuali le indicazioni
di san Paolo: "Abbiate il senso dell'autorità legittima, rispettate le leggi
democraticamente votale, impegnatevi pe l'edificazione della società, ,
valorizzate chiunque operi con giustizia,
collaborate voi stessi al fine del bene comune, usate la lotta non violenta,
fate trasparire l'amore per l'uomo e non gli interessi di parte.
Tu come tradurresti le
parole di san Paolo?
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Nel suo oratorio salesiano cercava di aiutare i ragazzi a diventare cittadini attivi, inseriti nel proprio contesto culturale e testimoni credibili dei valori cristiani. Il rispetto del bene comune, l'attenzione al prossimo, la cura dei più deboli erano atteggiamenti da coltivare per primi. La Chiesa oggi continua a sollecitare le persone ad essere onesti cittadini e buoni cristiani?Papa Benedetto XVI denuncia il comportamento dei cristiani di oggi che sembrano seguire Dio solamente nei contesti prettamente ecclesiali, dimenticandosi di portare il messaggio evangelico nei contesti più vicini agli uomini e alle donne di oggi: a lavoro, nella scuola, nell'università.....Che sia la sfida del 3°millennio??Penso di si...la grande sfida dei cristiani di oggi è riuscire ad essere testimoni credibili.
Purtroppo c'è la tendenza di escludere o marginare la vita cristiana dalla societa' o ancor di piu' a coltivare fortemente anche da parte dei cristiani la cultura dell'apparire in contrasto con la cultura dell'essere che il cristianesimo propone.
Quindi in quest'ottica penso sia compito di ogni cristiano coltivare i valori e gli atteggiamenti della nostra fede proprio fuori le mura delle chiese ,nelle piazze,nelle strade,negli ambienti della quotidianeita',negli ambienti del lavoro.scuole ,fabbriche,ospedali,comuni,enti sociali,ecc...facendo il PRIMO passo volto a diffondere un atteggiamento costruttivo atto a preservare il vero bene comune!!
PS: consiglio la lettura dell'articolo "buoni cristiani e onesti cittadini "tratto da "VINO Nuovo"sito