Dilige, et quod vis fac: sive taceas, dilectione taceas; sive clames, dilectione clames; sive emendes, dilectione emendes; sive parcas, dilectione parcas: radix sit intus dilectionis, non potest de ista radice nisi bonum existere.

Sant'Agostino

Che domanda difficile!!!Penso che a parole sia piu' facile rispondere....ma quello che conta sono senz'altro le opere o i frutti che ne conseguono...solo attraverso essi si puo' capire se si è intrapreso la .."strada dell'amore!!!
L'amore è per me un frutto che matura in qualsiasi stagione della vita.Ha tante sfaccettature,tanti diversi modi d'espressione a seconda dell'eta' e delle circostanze ma "LA SUA ESSENZA E' SEMPRE LA STESSA:..UNA MISTERIOSA CAPACITA' DI DONARSI!!"
Una capacita' difficile,sofferente,immensa,meravigliosa che ha bisogno di esercizio continuo:...
se apriremo i nostri cuori agli affamati,poveri,vicini che ci stanno accanto,colleghi,parenti,amici,..
se toglieremo di mezzo il dito puntato..
se scioglieremo le nostre catene di orgoglio,superbia,rabbia,vanagloria ecc......
se non trascureremo chi ci sta..o ci passa accanto,solo cosi' potremo dire di essere in cammino per imparare ad AMARE,come LUI ci ha AMATO e la Gioia che ne consegue penso che nessuno ce la potra' togliere.
L'amore è un prendersi cura degli altri dimenticando se' stessi,lasciandoci andare affinche' il SIGNORE possa prendersi cura di noi,accorgendoci cosi' delle nostre fragilita',debolezze per aprire le porte ad un cammino di umilta' e purificazione.