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briciola 06-07-2007 PDF Stampa
06-07-2007
"Non sono venuto a chiamare i giusti ma i peccatori" (Mt 9,13). Con questa frase Gesù non si apre al relativismo (giustificare tutto e il comportamento di tutti), ma indica la grande fiducia che ha verso ciascuno di noi, fiducia nella nostra conversione al bene. Egli è preoccupato che ciascuno ritrovi la via del bene e della carità. Così chiama anche il peccatore. Questo è un gesto di amore che spinge il cuore malvagio ad intenerirsi e a cambiare. Come ti rivolgi alle persone che hanno sbagliato? Non si tratta di giustificare il loro male ma di aiutarle ad intraprendere una strada nuova. Quali gesti possono aiutare la persona a convertirsi?
 Commenti (3)Add Comment
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Scritto da Massimo, 07 luglio 2007, 13:27
Grazie per il vostro contributo , amici di "briciole". Proverò a continuare la rubrica per una piccola meditazione quotidiana.
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Scritto da Valentina, 07 luglio 2007, 13:16
Penso ad un libro che sto leggendo dal titolo "Gli ordini dell'amore". Ad un certo punto si parla della colpa in questi termini: "Se qualcuno ha una colpa personale e la riconosce, questa diventa una sorgente di forza. Non appena si fa questo, spariscono anche i sensi di colpa. I sensi di colpa si instaurano quando qualcuno rimuove una colpa o non la vuole vedere. Chi riconosce la propria colpa ha forza. Essa si manifesta come forza. Chi rinnega la propria colpa e ne schiva le conseguenze, prova sensi di colpa ed è debole. Chi è colpevole è in grado di fare delle cose buone, che prima non avrebbe avuto la forza di fare. Ce l'ha solo, tuttavia, se riconosce la colpa." Il Signore non si stupisce delle nostre cadute... e continua ad investire su di noi dandoci la forza necessaria.
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Scritto da Emme, 07 luglio 2007, 11:19
Credo che il gesto iniziale potrebbe essere la sincerità. Dire chiaramente e senza timori che si pensa che l'altro si sia comportato in modo sbagliato. Non per giudicare o porsi in una posizione di arbitro, ma per fare prendere coscienza all'altro che il suo comportamento è stato quel che è stato, con tutte le conseguenze del caso. La prima cosa è rendersi conto dell'errore e quindi si dovrebbe aiutare a identificare questi errori perchè anche se può sembrare scontato spesso invece è tutt'altro che semplice accorgersi di avere peccato.

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