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briciola 10-12-2012 PDF Stampa
10-12-2012
SPIANARE LA STRADA (omelia)



Se la domenica precedente avevamo detto di ‘preparare' la venuta di Gesù con azioni esteriori, nella nostra case e nella nostre città; se avevamo sottolineato l'importanza di ridare significato a quelle azioni, secondo la vera tradizione; oggi vogliamo riflettere su come preparare interiormente il Natale.

L' invito che ci viene rivolto da Giovani Battista è: "Preparate la via del Signore,
 raddrizzate i suoi sentieri!". Intendiamo questa parola come un invito a porre l'attenzione alle disposizioni interiori alla venuta di Cristo e più in generale alla conversione personale.

L'organo in questione è ‘il cuore', secondo il senso biblico, cioè come luogo di convergenza dei vari aspetti della persona: dagli impulsi psichici alle voci della coscienza.

Ma il grido di Giovanni Battista non sta forse a dirci che anche il cuore ha bisogno di essere lavorato? Le immagini delle ‘cime spigolose' da abbassare o dei ‘valli profonde in cui si rischia di cadere' da riempire, non stanno forse a dire di qualcosa che è da realizzare dentro di noi? In generale la spiritualità cristiana parla di invito alla conversione.

Noi vogliamo intendere non solo ‘un lavoro' a livello morale o spirituale, ma anche caratteriale: quanti spigoli ‘caratteriali' abbiamo!? Quanti "modi di fare" ripetiamo che diventano ostacoli nei quali puntulmente cadiamo?!

Una delle attenzioni da aver può essere riguardo alle distrazioni. Come risolverle? Discorso difficile. Però mi chiedo è possibile fare tre cose in contemporanea e poi lamentarsi di non avere capito o ricordare nulla di ciò che si è ascoltato? Non dovremmo fare una cosa alla volta e farla bene? Dedicare tempo a Colui che viene perchè Lui è importante. ‘Poco ma buono' era un vecchio proverbio.

A volte ci lamentiamo per il poco tempo a disposizione per Dio e le troppe cose da fare. Andare troppo di corsa non ci fa poi tanto bene e non tanto alla salute, ma anche alla qualità della nostra vita. Corendo non si ‘assaporano' le cose, tutto diventa un meccanicismo di ripetizioni. Sant' Agostino diceva che la preghiera consiste nel gustare il Signore. Fermarsi un po' migliora la vita nell'ottica di vivere la relazione anche con Dio che viene.

Per non parlare poi dello ‘spigolo' dell' ira che rovina tante cose, dentro e fuori di noi, facendoci perdere il clima della festa?! Perchè non affrontare le questioni parlandoci poco alla volta e cercando anche di trattenere le manifestazioni estreme dell' ira?

Chiediamo la grazia della conversione

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