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briciola 26-12-2012 |
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26-12-2012 |
SPUNTI DI OMELIA NATALIZIA
NASCE
GESU' ... QUANDO ABBIAMO FEDE
RICORDIAMO
LA "NASCITA" DELLA NOSTRA FEDE in quali circostanze e da quali
persone?
COME
NEI BAMBINI
" Vado
a Messa, perchè voglio tanto bene a Gesù e nessuno, dico nessuno,
mi farà cambiare idea, perchè voglio così tanto bene a Gesù che
non cambierò più idea, dico idea"
ATTRAVERSO
I NONNI
Una ragazza
che ricorda la fede della nonna che nel momento del bisogno pregava
sapendo cha Dio prima o poi la esaudiva. Così ora fa anche lei... ed
è contenta.
UNA
TESTIMONIANZA: CHIARA AMIRANTE
PER
L'INCONTRO CON UN GRUPPO
"C'è
sempre un momento della vita di ognuno in cui nasce il desiderio di
conoscerlo e di incontrarlo. Pensavo che Dio fosse irraggiungibile.
Poi l'incontro con dei giovani sul cui volto vedevo una gioia
esplosiva. Ho chiesto quale fosse il loro segreto. Mi hanno risposto
semplicemente: "Il segreto di questa gioia che tu vedi sui nostri
volti è l'incontro con Cristo Risorto". Domando: "Come, con
Cristo Risorto?". Mi hanno spiegato: "Sì, perchè Cristo si fa
presente in mezzo a noi. La Scrittura ci ricorda che dove due o più
sono uniti nel Suo nome, Lui ancora oggi si fa presente e noi
l'abbiamo incontrato, ed è Lui che ci ha cambiato la vita. Tu
prova a vivere il Vangelo, prova ad amare e capirai". Allora ho
raccolto questa sfida e mi sono detta: "Anch'io voglio incontrare
Gesù, accipicchia!"
CON
UN SEGNO SORPRENDENTE
Mi
ero laureata in Scienze Politiche e pensavo di fare giornalismo. A 21
anni, poi, una malattia improvvisa agli occhi, fino a perdere otto
decimi di vista e il responso dei medici che mi diagnosticavano, di
lì a poco, la cecità totale. Che situazione paradossale: trovarsi a
21 anni nel pieno della giovinezza e con una voglia esplosiva di fare
mille cose, ma con la prospettiva della cecità!
"Stavo
per diventare cieca eppure sperimentavo profondamente nel mio cuore
la gioia e la pace che Gesù aveva promesso: "Vi lascio la pace, vi
dono la pace, non come il mondo Io la dono a voi". È da questa
consapevolezza di comunione con il Risorto che è nato il desiderio
di andare per le strade ad incontrare tanti giovani che avevo visto
abbandonati e "buttati" alla Stazione Termini di Roma. Li avevo
visti con la disperazione sul volto, con la siringa nel braccio, con
le lacrime fermate dall'eroina. Ed allora ho fatto una semplice
preghiera a Gesù, dicendo: "Guarda Gesù, non so se sei tu che mi
metti in cuore questo desiderio un po' matto di andare a cercare di
notte questi nostri fratelli, però se per caso sei Tu, sappi che io
ti dono il mio sì. Tu mettimi nelle condizioni di poterlo
realizzare". La risposta c'è stata. Il giorno dopo vado in
ospedale per fare un'iniezione agli occhi, come indicava la
terapia. Ad un tratto, si crea un fitto brusìo tra i medici. Mi
chiedo cosa sarà successo? I medici sempre più agitati, dopo una
lunga consultazione con il loro primario, mi dicono: "Guarda, non
sappiamo spiegare che cosa è successo, ma la tua malattia è
scomparsa. Per chi crede è un miracolo. Noi non abbiamo spiegazioni
per quanto è successo".
POI
TROVARE DIO NEL POVERO
Sono
andata alla Stazione a festeggiare con i miei amici dove ho
incontrato una di queste ragazze che avevo indirizzato ad una
comunità. È venuta da me tutta infangata per la pioggia. Piangeva e
mi ha abbracciato con uno sguardo disperato, dicendomi: "Ti cerco
da tutta la settimana, Chiara, non ne posso più". Le chiedo: "Ma
non sei entrata in comunità", mi risponde: "No, non ce l'ho
fatta, la fila era troppo lunga, non mi hanno preso". Mi ha
riabbracciato e mi ha detto: "Ti prego io questa sera non ce la
faccio a prostituirmi, portami via, portami via da questo inferno".
In quell'abbraccio ho sentito l'abbraccio del mio Cristo, quel
Cristo crocifisso cui avevo consacrato la mia vita, che mi chiedeva:
"Ho sete, ho sete del tuo amore. Portami via da questo inferno".
Allora ho detto non basta venire qui la notte alla Stazione, non
basta stare qui in mezzo a questi nostri fratelli, bisogna trovare un
posto dove vivere insieme questo incontro con Cristo. Ed è iniziata
la ricerca di una casa
LA
FEDE DELLA COMUNITA' PARROCCHIALE
La mia fede
in questi 10 anni al Paradiso: Credo di essere stato fortificato
nella fede , proprio dall' esempio di una comunità che ad un certo
punto, tra le mille cose da fare, mi ha chiesto di poter pregare di
più. Mi ha fatto capire che il fare da solo non basta e soprattutto
che da soli, con le nostre forze umane, si va poco in là. C'è
bisogno di Dio. E' stata per me un fare entrare ancora di più Dio
e scoprire la Sua voce e anche la Sua forza per un'azione ancora
più incisiva e decisa.
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