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briciola 29-12-2012 |
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29-12-2012 |
DAL RIFIUTO ALL' ACCOGLIENZA (omelia natalizia)
ALCUNI
SEGNI ... POCO NATALIZI
Se vogliamo usare le immagini del
Prologo di Giovanni e cioè ‘luce e tenebre', partiamo proprio dalla
considerazione delle tenebre che avvolgono il mondo e l'uomo.
Tra le tenebre possiamo mettere
tutte le sofferenze umane, le preoccupazioni economiche, i venti di guerra che
non si fermano mai, l'insicurezza in cui viviamo e il clima di
instabilità.Quali sono le tue tenebre?
Ma c'è una
‘tenebra' più particolare: è il rifiuto di Cristo.
GIOVANNI nel suo vangelo dice: ‘Venne
fra i suoi e i suoi non lo hanno accolto.
LUCA:
Gesù
viene posto in una mangiatoia: ‘perchè non c'era posto per loro nell'alloggio'.
MATTEO
racconterà del rifiuto violento di Erode fino ad uccidere i bambini dai due
anni in giù.
Dobbiamo
costatare che fin dall' inizio gli evangelisti hanno ricordato la realtà in cui
Gesù viene nel mondo: un clima di non totale accoglienza. E' velato, già
dall' inizio il ricordo della sua fine violenta sulla croce. Le icone bizantine
dipingono Gesù come un morto nella tomba.
Dobbiamo
allora costatare che il Natale si colloca nel mezzo di un'umanità che è spesso
violenta tra gli esseri
umani ieri come oggi. Ma soprattutto il Natale avviene nel segno del rifiuto, dell' avversione o dell' ‘indifferenza' verso Dio. Ieri come
oggi.
E' l'umanità del peccato originale, che vede Dio come un
avversario, uno che impedisce la felicità. Il racconto di Genesi, sulla vicenda
dei nostri progenitori Adamo ed Eva, ci
dice poi che dal rifiuto di Dio scaturirà poi il sospetto reciproco e la
divisione tra le genti e verso l'ambiente.
Qui sta ancora di più lo stupore della scelta di Dio verso
l'uomo: il suo figlio viene dove nessuno lo vuole, nasce là dove nessuno si
ricorda di Lui, nasce dove la sua Parola non è ascoltata...
COME TI
PONI DAVANTI A LUI? O CHI E' LUI PER TE?
E' questa la domanda centrale da
farsi quest'oggi.
Gesù è forse nel profondo dei nostri
ricordi e oggi viene ‘riesumato' per un po'? Gesù è forse come un ‘medicinale'
che teniamo nella borsetta, che all' occorrenza si tira fuori se serve per
alleviare il dolore, ma in fondo ‘speriamo di non averne bisogno'? Gesù resta
un dovere da rispettare , e in fondo ‘da sopportare'? Oppure è qualcosa di più?
Nei Vangeli ci sono invece anche altri
atteggiamenti possibili davanti a Gesù nascente: gli angeli lodano
festanti, perchè da questo bambino nasce la pace; i pastori e i Magi si muovono
per andare da Lui portando i loro doni; Maria ricorda e medita in cuor suo
questi avvenimenti; Giuseppe custodisce e difende il bambino dalle violenze. Tu come ti poni? Gesù è
importante veramente per te?
IL
REDENTORE
Gesù viene tra le tenebre. Molti
uomini e donne poi si sono interrogati: perchè l' ha fatto? perchè Gesù, il
Figlio di Dio si è fatto uomo? Cosa lo ha spinto a ‘scendere in campo' in
quesuto contesto avverso?
Non è la motivazione dell' eroe, di
colui che vuole fare un gesto straordinario, che nessuno sa fare e sbalordisce.
La motivazione è quella del redentore. Di chi viene per condividere una realtà
‘sporca', per ‘farsene carico sporcandosi le mani' e infine per ‘ripulirla'
e portrla a abellezza roginaria. Questo sarà il motivo dello stupore. Egli viene
per ‘liberare' l'uomo dalle conseguenze del peccato originale.
Così scrive
sant' AGOSTINO in uno dei suoi ‘Discorsi':
Svégliati,
o uomo: per te Dio si è fatto uomo Saresti morto per sempre, se egli non
fosse nato nel tempo. Non avrebbe liberato dal peccato la tua natura, se non
avesse assunto una natura simile a quella del peccato. Una perpetua miseria ti
avrebbe posseduto, se non fosse stata elargita questa misericordia. Non avresti
riavuto la vita, se egli non si fosse incontrato con la tua stessa morte.
Saresti venuto meno, se non ti avesse soccorso. Saresti perito, se non fosse
venuto.
L'uomo, vittima del peccato originale, è come incatenato
nei suoi pensieri, nelle sue sentimenti
le sue relazioni, ecc. e da solo non può correre libero. Gesù viene a
rompere queste catene. Chi lo accoglie può ‘correre libero' e ritrovare quella
che l' evangelista Giovanni chiama: la figliolanza divina.
"A
quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a
quelli che credono nel suo nome ,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati".
Se ‘ da Dio siamo stati creati', allora questa
figliolanza divina sarà la realizzazione piena della nostra vita.
CONSEGUENZE/1 IL NOSTRO SI
Quest'oggi
rinnoviamo il nostro ‘si' a Gesù come amico, compagno, signore della
nostra vita, perchè vero, bello , importante per noi, sempre! Diciamo a Lui "Sono
in te tutte le mie sorgenti"
CONSEGUENZE
/ 2 SCENDIAMO CON GESU' NELLE TERRE SOFFERENTI DEL MONDO
Il cristiano diventa uno che
sceglie di ‘scendere in campo'. I giovani direbbero: quando il gioco si fa
duro i duri cominciano a giocare! Ma non per l'essere duri, ma per lo spirito
di sacrifico , di servizio e di
condivisione che li anima secondo il loro maestro. Anche noi vogliamo scendere
tra le tenebre del mondo, avvolto dal peccato e portare la luce di Cristo.
Facciamo nostri i problemi e le ansie degli uomini e donne di oggi.
Si il
cristiano è uno che, come Cristo, a favore di questo mondo, sceglie di
‘sporcarsi le mani'.
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