Oggi si celebra la giornata del dialogo tra coloro che costrituiscono il 'popolo della prima alleanza', dalla quale è nato Gesù di Nazareth e il ' il popolo della nuova alleanza', quello che crede in Gesù come Cristo e Figlio di Dio. In poche parole tra ebrei e cristiani. E' un dialogo sollecitato anche dal Concilio Vaticano II, per superare antichi rancori e anche pregiudizi. 

Questo dialogo, per noi cristiani, si può realizzare in due modi. Il primo è quello di pregare per i nostri 'fratelli maggiori'. Il secondo è quello di non dimenticare l'importanza delle Scritture che oggi fanno parte, nella nostra Bibbia, dell' Antico Testamento. 'Antico' non vuole dire 'vecchio' o ' superato'. Esso rimane basilare per capire il 'Nuovo testamento'. Se per noi cristiani è essenziale quest'ultima parte delle Scritture, in quanto ci mostra la parola di Gesù e della Chiesa nascente, però non va dimenticato che esso viene compreso ricordando l' Antico Testamento. Questi permette di comprendere i significati del Nuovo Testamento e trova in esso il suo compimento. 

In poche parole, facciamo come facevano i padri della Chiesa: leggere il Nuovo Testamento alla luce dell' Antico Testamento.

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