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30-01-2013
L' ATTESA
Gesù ha offerto il sacrificio 'santo e gradito' a Dio per la nostra salvezza. Egli ha come 'pagato' per la nostra liberazione. Egli ha come dato la 'cura' efficace per la nostra guarigione. Tutto questo col dono di sè sulla corce, per amore.
La lettera agli Ebrei dice, nell letture della liturgia, che egli ora 'attende che i suoi nemici vengano posti a sgabello dei suoi piedi". La cura è data e la guarigione è in atto, ma il nostro è il tempo di un'attesa in cui si compia la guarigione.
Spesso l'attesa di una guarigione è veramente snervante, carica di speranza, ma anche di angoscia e infine di gioia. Si diventa attenti ad ogni minimo segno di cambiamento: cosa sta succedendo in me? in meglio o in peggio?
Certo, se si guarda il teelgiornale, si fa fatica a pensare al meglio. Sembra che l'efetto delle redenzione di Gesù tardi a venire. Eppure dobbiamo sapere che le regole dei mass media sono quelle di dire solo una parte della verità: quella che fa colpo, notizia, che suscita clamore, che ti tiene attaccato al video. E' la logica consumista. 
Per fortuna la verità è un'altra. Tanti sono i segni di bene e di conversione.
Ce ne vogliamo raccontare qualcuno?
"Volgeranno lo sguardo a Colui che hanno trafitto". Si batteranno il petto dicendo: 'che dobbiamo fare'?
 Commenti (4)Add Comment
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Scritto da Gabriella, 01 febbraio 2013, 14:38
Mi trovo una mattina a Ravenna nella grande sala d'aspetto del Day Hospital dell'Oncoematologia. Tutte le persone che vi si trovano o sono pazienti o accompagnano un malato. Le attese sono lunghe e si parla. Uno legge il giornale e la discussione si apre, naturalmente sulla politica, sulla corruzione, e ce n'è per tutti. Ad un certo punto uno, non so per quale associazione di idee, prende la parola: "Sì, ma anche i preti..." Una voce forte lo interrompe. E'quella di un signore in carrozzella per un mieloma, che dice:" A Faenza ci sono dei preti bravissimi, c'è qualcuno un pò strano, un pò matto, ma ci sono dei preti bravissimi!" Gli fa eco una signora, moglie di un malato: "Anche a Forlì ci sono dei preti bravissimi. Ci sarà qualcuno un pò particolare, ma io ne conosco tanti bravissimi!" Nessuno osa ribattere. Si passa a parlare di altre categorie e si salvano concordemente i medici del reparto.
Mi colpisce la forza con cui queste persone si staccano dal disfattismo generalizzato per affermare una loro esperienza di vita positiva: noi conosciamo una realtà buona. Nelle loro parole colgo inoltre un invito: per favore lasciateci almeno la fiducia nei medici, a cui affidiamo la nostra salute, la nostra speranza di guarigione, e nei preti, nella Chiesa, che ci stanno vicino e ci aiutano a trovare un senso a ciò che stiamo vivendo. Rifletto su quanto male possiamo fare anche noi, soprattutto ai piccoli, alle persone fragili che cercano motivi di speranza, trovando sempre ed enfatizzando solo le cose che non vanno.
Ringrazio per il dono inaspettato di questa lunga attesa.
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Scritto da un volontario., 30 gennaio 2013, 20:35
Al cuore della comunità: il perdono.......come segno di bene e di conversione!!!
È possibile accettare se stessi con le proprie tenebre, debolezze, anche colpe, paure, senza la rivelazione che Dio ci ama? Quando si scopre che il Padre ha mandato il suo unico Figlio diletto non per giudicarci e condannarci ma per guarirci, salvarci e guidarci sulla via dell'amore, quando si scopre che egli è venuto a perdonarci perché ci ama nel profondo dell' essere nostro, allora possiamo accettare noi stessi. C'è una speranza. Non siamo chiusi per sempre in una prigione di egoismi e di tenebre. E possibile amare. Così diviene possibile accettare gli altri e perdonare. Finché non vedo nell' altro che delle qualità che riflettono le mie, non c'è possibilità di crescita; la relazione resta statica e presto o tardi si spezzerà. Una relazione tra persone non è autentica e stabile che quando è fondata sull' accettazione delle debolezze, il perdono e la speranza di una crescita. Se il culmine della vita comunitaria è nella celebrazione, il suo cuore è il perdono.
Troppe persone vivono in comunità per trovare qualcosa, per appartenere a un gruppo dinamico, per avere uno stile di vita prossimo a un ideale. Se si entra in una comunità senza sapere che vi si entra per scoprire il mistero del perdono, se ne sarà presto delusi.
Noi non siamo padroni delle nostre sensibilità, delle nostre attrazioni e repulsioni, che vengono da quelle profondità del nostro essere di cui abbiamo il controllo relativo. Tutto quello che possiamo fare, è sforzarci di non seguire quelle tendenze che costituiscono delle barriere all'interno della comunità. Dobbiamo sperare che lo Spirito Santo verrà a perdonare, purificare e potare i rami un po' contorti del nostro essere. La nostra sensibilità è stata costituita da mille paure ed egoismi Fin nella prima infanzia; così com'è costituita dai gesti d'amore e dal dono di Dio. Essa è un miscuglio di tenebre e di luce. E non è in un giorno che questa sensibilità sarà rettificata. Questo richiederà mille purificazioni e perdoni, sforzi quotidiani, e soprattutto un dono dello Spirito Santo che ci rinnovi dall'interno.

(J. Vanier, La comunità..., )
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Scritto da E., 30 gennaio 2013, 20:02
Un uomo aveva 4 figli.
Voleva imparassero a non giudicare le cose velocemente.
Così li mandò, uno alla volta, ad osservare un albero molto distante da casa.
Il più grande andò in inverno, il secondo in primavera, il terzo in estate, il più giovane in autunno.
Quando tutti furono tornati chiese loro cosa avevano visto.
Il grande disse che l'albero era brutto, spoglio e ricurvo.
Il secondo disse che era pieno di gemme e promesse di vita.
Il terzo non era d'accordo: l'albero era pieno di fiori, profumato e bellissimo, era la cosa più bella che avesse mai visto.
Il più piccolo aveva un’opinione ancora diversa: l'albero era carico di frutti e rigoglioso.
L'uomo spiegò ai suoi figli che tutti avevano ragione; infatti avevano osservato solo una stagione della vita dell'albero.
Disse loro di non giudicare un albero, o una persona, solo in una stagione e che l'essenza di ciò che una persona è, la gioia, l'amore, la realizzazione che viene dalla vita, possono essere misurate solo alla fine quando tutte le stagioni sono complete.
Se ti arrendi quando è inverno, perderai la speranza che regala la primavera, la bellezza della tua estate, la realizzazione del tuo autunno!!!
Morale: Non lasciare che il dolore di una stagione distrugga la gioia di ciò che verrà dopo. Non giudicare la tua vita in una stagione difficile. Persevera nelle difficoltà..
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Scritto da ..., 30 gennaio 2013, 16:26
Possiamo imparare a vivere ogni dolore o sofferenza subita,o trasmessa,
nella fedeltà ...di chi si sforza di offrirla...
Mi siedo con Gesù nel Getzemani in quell’ora,
mentre gli altri dormono, e con lui, ritrovo ogni
verità perduta, tutto ciò che era precipitato nel
buio diventa luce, tutto ciò che era tempesta si
acquieta, tutto ciò che sembrava un dolore...., appare nella sua veste vera e
mi impegno con pazienza e umilta'... ad aprirmi alla bellezza di una vita onesta, sincera, fatta di gesti e non di apparenze, intessuta di bene, aperta agli altri.aperta a donare la gioia che cerca il sopravvento sul buio!!!
Intuire la vita là dove ci
sembrano rimaste solo
macerie e rovine… credere che proprio là, nella
desolazione che segue gli
uragani della nostra vita,
sia possibile ancora una
tenue luce di alba. Riconoscere il valore del perdono
verso l’altro che mi ha ferito, far giustizia
in un modo nuovo attendendo che le gemme nascano,
offrendo il sorriso di un sogno a chi è immerso
nelle proprie delusioni, trasformare facendo il bene.. il
deserto del male....impegnarsi per la felicità di un mondo che ha sete di Bene !!!!
C'è una frase del vangelo di Giovanni che mi accompagna:"Coraggio -dice GESU' io ho vinto il mondo".........Ho vinto, dice, non vincerò. E questo perché chi
si mette in sintonia con l’amore è già vincitore,
qualunque cosa gli accada. E questa frase Gesù la
pronuncia, infatti, poco prima di essere crocifisso.
Il male, il potere, tutte le cose negative sono
sconfitte da chi si mette nella luce di Dio.
Essere nell’amore di Dio, questo conta!!!!!!!!!!

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