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Commento Lectio 22/07/2007 PDF Stampa
20-07-2007

Lectio: comprendiamo il vangelo


Accogliere Gesù
Nel suo cammino verso Gerusalemme (9,51-19,27), Gesù incontra diversi tipi di accoglienza, da quella negata dei samaritani, a quella festosa di Zaccheo, che si lascia cambiare la vita da Gesù. Anche il nostro vangelo ci invita a riflettere su cosa vuol dire accogliere davvero Gesù in casa: lasciarlo parlare, permettergli di chiamarci per nome e di capovolgere le nostre abitudini, modi di pensare e di agire...

Labora et ora
La parabola del Buon Samaritano era un invito pressante a fare, a farsi prossimo, a vivere una carità operosa e attiva: "Vai e anche tu fai lo stesso"
Il brano di oggi riequilibra il tiro: servire sì, ma occhio a non diventare come Marta! Così Luca, mettendo insieme questi due racconti ci offre il suo "ora et labora": "Buon Samaritano" e "Marta e Maria"; azione e contemplazione; solidarietà con gli altri e intimità con il Signore; in piedi sulle strade della carità e seduti ai piedi del Maestro.

Maria
- Maria si siede ai piedi di Gesù, con quel gesto caratteristico che i discepoli facevano verso i maestri del tempo, un gesto impensabile allora per una donna.
- Ha capito che Gesù non è un rabbi come gli altri, ha sentito che ha anche delle discepole (8,2) e lo accoglie nella sua novità, nella sua originalità.
- Fa lectio divina, ascolta la parola di Gesù e attraverso di lui, la parola di Dio.

Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica (8,21)
Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano! (11,28)
- Maria dà la possibilità a Gesù di fare il suo mestiere, di svolgere il suo servizio, la sua missione: di annunziare ai poveri un lieto messaggio...(4,18) Permette a Gesù di potersi esprimere, di potersi rivelare.

Marta
Marta è attiva, prende l'iniziativa, prende la parola, accoglie Gesù in casa sua; Marta serve, compie molti servizi. Per due volte viene usata la parola diaconia, una parola nobile che nel NT esprime servizi comunitari importanti... E allora perché allora si becca il rimprovero di Gesù?

- Era tutta presa...: il verbo indica la distrazione, il rivolgersi altrove - è tanto l'affaccendarsi per l'ospite che non c'è tempo per stare con lui - "
Come pure l'agitazione, l'affanno, la divisione interiore tra le tante cose da fare.

- Fattasi avanti, disse...
Ormai ha perso il senso di quello che fa: è partita per servire, ma ora vuole farsi servire; è partita per accogliere Gesù, ma ora pretende di dettargli legge. Marta è diventata più importante del Signore e i suoi servizi le sembrano più urgenti del servizio della parola che Gesù sta compiendo.

La risposta di Gesù
- Marta, Marta... Nella Scrittura il nome ripetuto ricorre poche volte: per grandi personaggi!
· Abramo, Abramo, in un momento di grande prova (Gen 22,1)
· Saulo, Saulo, perché mi perseguiti (At 9,4), rivolto ad un osservante fariseo, che aveva, un po' come Marta, stravolto il suo rapporto religioso: credeva di fare tanto per Lui e finiva per perseguitarlo, per ostacolarlo!
· È segno di una correzione fatta con grande affetto e partecipazione

- Tu ti preoccupi...
Lc utilizza lo stesso verbo adoperato altrove per indicare l'atteggiamento dei pagani, preoccuparsi per il cibo, per il vestito per il domani (12,22-31). Anche l'agitarsi per Dio o per il prossimo può diventare pagano È un atteggiamento che può soffocare l'ascolto fruttuoso della parola di Dio: Il seme caduto in mezzo alle spine sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano sopraffare dalle preoccupazioni, dalla ricchezza e dai piaceri della vita e non giungono a maturazione (8,14).

- ... e ti agiti per molte cose...
La parola indica il chiasso, il via vai continuo che non ti permette di fermarsi un attimo in silenzio.

- Una sola è la cosa di cui c'è bisogno.
Marta è divisa tra tante, troppe cose. Gesù la richiama all'unità, all'essenzialità, all'unica cosa di cui c'è bisogno. Qui si riferisce a quello che sta facendo Maria: l'ascolto della parola.
Non cercate perciò che cosa mangerete e berrete, e non state con l'animo in ansia: di tutte queste cose si preoccupa la gente del mondo; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. Cercate piuttosto il regno di Dio, e queste cose vi saranno date in aggiunta (12,29-31)
Stare con Gesù e ascoltarlo è essenziale, è necessario. Le altre cose - quelle che sta facendo Marta - sono cose buone e utili, ma senza questo ascolto non stanno in piedi.
La casa di Marta e Maria hanno bisogno di questo ascolto; la casa della vita cristiana ha bisogno di questo fondamento se vuole essere fondata sulla roccia (6,47-49); la casa della Chiesa ha bisogno di questa dimensione se vuole portare avanti i suoi tanti servizi: i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: Non è giusto che noi trascuriamo la parola di Dio per il servizio delle mense. Cercate dunque, fratelli, tra di voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di saggezza, ai quali affideremo quest'incarico. Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al ministero della parola (At 6,2-4)

- Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta

* se no togli alla vita cristiana e alla Chiesa il suo fondamento.
* Non le sarà tolta, al contrario dei tanti servizi di Marta...
* Non le sarà tolta neanche quando Gesù lascerà la sua casa... La parola del Signore rimane, il dialogo con lui rimane, lo stare con Dio in ascolto di Gesù rimane in eterno...

Meditatio: cosa ci dice il vangelo?


Gettate in lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi (1Pt 5,6-7)
A volte assomigliamo a Marta: siamo divisi tra tante cose, siamo agitati, tesi; ci mettiamo al centro, facciamo pesare i nostri servizi...
Affidiamo al Signore anche questi momenti. Alcuni sono inevitabili e sono anche un buon segno, segno che ci appassioniamo, che le cose ci stanno a cuore, che non fuggiamo... Però possono costituire una tentazione subdola, che il Nemico ci presenta sotto apparenza di bene: devi fare, devi fare tutto, è tutto indispensabile, se non lo fai tu non lo fa nessuno...
Chiediamo al Signore che questi affanni non ci tolgano la pace di fondo: non sia turbato il nostro cuore! (Gv 14,27) Chiediamo di non perdere il senso delle priorità e di saper mettere ordine nelle nostre giornate; chiediamo di non mollare la preghiera anche quando è distratta dalle tante preoccupazioni... se aspettiamo il momento libero rischiamo di non pregare mai! Chiediamo anche un po' di umorismo e un sano distacco che ci ricordi che il Salvatore alla fine è Lui!

Ti agiti per troppe cose
Il troppo è a scapito dell'essenziale. Le troppe cose impediscono non soltanto l'ascolto, ma anche il vero servizio. Fare molto è segno d'amore, ma può anche far morire l'amore. Persino il troppo dare, anche per amore, rischia di togliere spazio alle relazioni (B. Maggioni)

- Riesco a fermarmi per ascoltare e accogliere gli altri? Agli altri offro "servizi" o dono me stesso?
- Cos'è per me essenziale adesso? Ne parlo un po' col Signore...

Ora et labora
Come si fa a parlare di spiritualità in un mondo pieno di rumore e di chiasso; quando le nostre giornate sono dominate dalla fretta, dalla confusione, quando siamo continuamente sollecitati dalla responsabilità che ci domanda di agire, di darci da fare; quando gli impegni incombono e sembra che il tempo non ci basti neanche per le cose che siamo abituati a considerare "necessarie"? Dobbiamo rassegnarci a pensare che la spiritualità è fatta per i monaci? (P. Bignardi)

Occorre puntare i piedi per non lasciarsi travolgere, inventare ogni giorno il tempo per ciò che conta davvero e non si trova sul mercato: per il silenzio, la preghiera, gli spazi di anima nella vita di coppia, della famiglia, della chiesa, dell'umanità...
Come trovare questo tempo gratuito? Convincendosi anzitutto della sua reperibilità. Il tempo dell'uomo è elastico, lo sa ognuno che ha vissuto l'esperienza dell'innamoramento... Tagliare gli sprechi e utilizzare i tempi vuoti della giornata: le anticamere, le code, gli spostamenti. Il cristiano che attende il Regno ama il tempo di ogni attesa. Non conosce la noia. Sa che può sempre pregare. (Luigi Accattoli, Non mi vergogno del vangelo)

Oggi è tempo per scoprire che il cuore della fede è la relazione con il Signore Gesù: si crede perché si consente al Signore di posare su di noi il suo sguardo di misericordia.
Oggi è tempo per scoprire che la fede si alimenta di parola e di sacramenti, soprattutto dell'Eucaristia. La Parola è la persona del Signore che ci parla, si fa compagno di viaggio, ci indica la strada... Chi è assiduo all'ascolto della Parola sente crescere la familiarità con la persona del Signore e si rende conto che a poco a poco questa lo trasforma...Ascoltare la Parola è esercitarsi a ricevere da Dio la vita, è cercare la chiave del cuore di Dio per penetrare il mistero della vita, è affinamento continuo dell'anima per capire più in profondità. L'ascolto della Parola del libro va di pari passo con quello della vita, perché il Risorto vive anche oggi dentro la storia umana: non solo nei fatti straordinari, ma in quelli umili, ordinari, semplici dell'esistenza quotidiana.
(P. Bignardi)

- Come sto coltivando la mia amicizia con Gesù, il mio rapporto personale con lui? Quando posso accoglierlo "nella mia casa", lasciarlo parlare, lasciarmi servire, amare, perdonare da lui?
- Mi prendo un po' di tempo nella mia giornata per raccogliermi e ascoltare il Maestro che parla nel vangelo del giorno o negli avvenimenti della vita?
- Mi vengono in mente persone che mettono assieme azione e contemplazione, servizio e preghiera, domenica e lunedì, che riescono ad avere un "centro" di unità tra i tanti compartimenti?
- A volte gli adulti rimpiangono l'intensità e le occasioni di preghiera che avevano da giovani. Ma, per noi che la viviamo oggi, la giovinezza quali opportunità sta offrendo alla preghiera, alla dimensione contemplativa della vita... E quali ostacoli?

Non le sarà tolta
Non occorre arrivare alla pensione per accorgersi con un po' di preoccupazione che tante cose anche belle della vita mi vengono tolte. Gesù però parla di qualcosa che non mi verrà mai tolto. Chiedo a lui che mi mostri tra le tante cose che passano, ciò che davvero non tramonta mai.

Preghiamo il vangelo


- Gesù, sei l'ospite da accogliere
- Gesù, sei il Maestro presso cui restare
- Gesù, sei la Parola da ascoltare
- Gesù, sei il cibo che ci nutre
- Gesù, sei l'amico che ci riveli il Padre
- Gesù, sei dono da ricevere
- Gesù, sei il Figlio che ci fa sentire figli
- Gesù, sei l'unico che non passa
- Gesù, sei il centro di unità nella nostra dispersione
- Gesù, sei la pace nella nostra agitazione
- Gesù, sei il riposo dei nostri affanni
- Gesù, sei rimedio contro l'arterio
- Gesù, sei la sorgente del nostro servizio
- Gesù, la tua parola non passa
- Gesù, il tuo amore non ci viene tolto
- Gesù, ci ricordi l'essenziale
- Gesù, capovolgi i nostri giudizi
- Gesù, ci riconcili con noi stessi
- Gesù, ci aiuti a sorridere di noi
- Gesù, ci rimetti al nostro posto
- Gesù, ci aiuti a non perdere il senso di quello che facciamo
- Gesù, ci ricordi il valore dei fratelli
- Gesù, uomo del servizio e della preghiera
- Gesù, uomo della strada e del deserto
- Gesù, uomo del servizio e del silenzio
- Gesù, uomo della parola e dell'ascolto
 
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